5ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia
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Luigi Chiarini, direttore del Centro Sperimentale, dichiarò riguardo al film di Renoir: "figlio di quel pacifismo comunistoide e patriottardo che caratterizza un certo intellettualismo francese falso e retorico"[2]. Per l'Italia viene premiato Scipione l’Africano, colossal di Carmine Gallone, che bissa il successo del 1935 con Casta diva; alla proiezione del film la ressa è tale che Il Gazzettino del 4 settembre 1937 riporta che "Ad evitare spiacevoli rifiuti si avverte che nella sala di proiezione saranno ammessi soltanto i gerarchi in divisa, con distintivo e grado".