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Alessandro V | |
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Sovrano macedone | |
In carica | 297 a.C. – 294 a.C. (con Antipatro II) |
Predecessore | Filippo IV |
Successore | Demetrio I Poliorcete |
Nome completo | Ἀλέξανδρος Ε` |
Morte | Larissa, 294 a.C. |
Dinastia | Antipatridi |
Padre | Cassandro I |
Madre | Tessalonica |
Alessandro V, figlio minore del fondatore della dinastia, Cassandro I e di Tessalonica, sorellastra di Alessandro Magno (in greco antico: Ἀλέξανδρος Ε`?; ... – Larissa, 294 a.C.) è stato un sovrano macedone antico, assieme al fratello Antipatro II, dal 297 al 294 a.C..
Alessandro governò la Macedonia insieme a suo fratello Antipatro dal 297 al 294 a.C. Quando Antipatro uccise la madre e lo estromise dal potere, egli chiese aiuto a Pirro e Demetrio Poliorcete per risalire sul trono. Promise agli alleati un territorio costiero in Macedonia e le province di Ambracia, Acarnania, e Amfilochia.[1]
Demetrio, secondo Plutarco,[2][3] arrivò in aiuto dopo che Pirro si fu ritirato e quando le discordanze tra Alessandro e Antipatro erano già state risolte: Demetrio era quindi un alleato poco gradito e si dice che Alessandro, pur trattandolo con tutti i riguardi, avesse organizzato un piano per ucciderlo durante un banchetto, ma l'alleato lo scoprì[4] e il giorno successivo partì, accompagnato da Alessandro fino in Tessaglia. Qui, a Larissa, cenò con Demetrio senza portare le guardie del corpo e venne assassinato insieme ai suoi amici, uno dei quali, si dice, esclamò che Demetrio era con loro fino al giorno prima.[5][6][7]