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Attalo III (Attalo Filometore Evergete) | |
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Re di Pergamo | |
In carica | 138 – 133 a.C. |
Predecessore | Attalo II |
Successore | Eumene III (de facto) titolo abolito (de jure) (Annessione alla Repubblica romana) |
Nome completo | Ἄτταλος Φιλομήτωρ Εὐεργέτης, Attalos Philométor Euergétēs |
Nascita | 170 a.C. |
Morte | Pergamo, 133 a.C. |
Dinastia | Attalide |
Padre | Eumene II |
Madre | Stratonice di Pergamo |
Attalo Filometore Evergete (in greco antico: Ἄτταλος Φιλομήτωρ Εὐεργέτης?, Attalos Philomḗtor Euergétēs; 170 a.C. – Pergamo, 133 a.C.), chiamato nella storiografia moderna Attalo III, è stato un sovrano pergameno, re di Pergamo dal 138 a.C. fino alla sua morte.
Figlio di Eumene II e Stratonice e nipote di Attalo II, nutriva scarso interesse per il governo di Pergamo; le sue attenzioni erano invece dedicate, tra le altre, allo studio della medicina, della botanica, del giardinaggio. Non ebbe figli o alcun tipo di eredi e nel suo testamento lasciò il suo regno alla repubblica di Roma. Tiberio Gracco richiese che il tesoro di Pergamo venisse aperto e reso disponibile alla cittadinanza di Roma, ma il senato rifiutò.
Non l'intera popolazione di Pergamo però era soddisfatta della cessione del regno a Roma: Aristonico, che dichiarava di essere fratello di Attalo e figlio di Eumene II, condusse una rivolta tra la classe povera, grazie anche all'aiuto di Blossio di Cuma. La rivolta fu soppressa nel 129 a.C. e il regno di Pergamo venne diviso tra Roma, Ponto e Cappadocia.
Nel Roman de la Rose (vv. 6687-88) Attalo III è citato quale inventore del gioco degli scacchi ("qui des esches controuva l'us"). Questo merito gli viene attribuito anche da Geoffrey Chaucer, che si basa sul Roman de la Rose[1], nel Libro della Duchessa (vv. 662-64).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 20471164 · CERL cnp00542985 · GND (DE) 118504916 · BNF (FR) cb179583621 (data) |
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