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Francesco Gonzaga, O.F.M.Obs. vescovo della Chiesa cattolica | |
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Soli Deo Honor et Gloria | |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 31 luglio 1546 a Gazzuolo |
Nominato vescovo | 26 ottobre 1587 da papa Sisto V |
Consacrato vescovo | 15 novembre 1587 dal vescovo Alessandro Andreasi |
Deceduto | 11 marzo 1620 (73 anni) a Mantova |
Il venerabile Francesco Gonzaga, al secolo Annibale (Gazzuolo, 31 luglio 1546 – Mantova, 11 marzo 1620), è stato un nobile, francescano e vescovo cattolico italiano.
Annibale Gonzaga nacque dal marchese Carlo, titolare della signoria di Gazzuolo, e da sua moglie Emilia Cauzzi Gonzaga.
Rimasto orfano del padre nel 1555, il marchese crebbe sotto la tutela del cardinale Ercole Gonzaga[1]. Inviato nelle Fiandre alla corte di Filippo II di Spagna per essere avviato alla carriera militare, ebbe modo di seguire il re in Spagna dove invece maturò la propria vocazione religiosa.
Decise di entrare nell'Ordine dei frati minori, assumendo il nome di Francesco; completati gli studi ad Alcalá e ordinato sacerdote a Toledo nel 1570, tornò in Italia per dedicarsi all'insegnamento della teologia. Ricoprì incarichi di responsabilità anche all'interno della famiglia francescana della provincia veneta di cui fu ministro provinciale.
Nel 1579, a soli 33 anni, fu eletto ministro generale dell'Ordine dei frati Minori e come tale si dedicò alla redazione di nuove costituzioni che permettessero ai frati di accogliere gli insegnamenti del Concilio di Trento.
Dalla fine del 1587 fu vescovo di Cefalù[3], impegnato nell'applicazione dei decreti tridentini prima di essere trasferito alla sede di Pavia. La sua famiglia lo volle invece vescovo della città gonzaghesca; così dal 1593 fino alla morte sopraggiunta nel 1620, fu guida e pastore della diocesi di Mantova per la quale organizzò sei sinodi.
Nel 1594 modificò un'ala del palazzo episcopale, in modo da potervi ospitare il seminario. Notevoli furono gli interventi per il restauro e la decorazione interna del Duomo cittadino.
Nel 1596 papa Clemente VIII lo convocò a Roma per nominarlo nunzio apostolico a Parigi per due anni e partecipò all'opera di riconciliazione tra Francia e Spagna (pace di Vervins, 1598).
Finanziò migliorie nella chiesa di San Francesco a Mantova e invitò Camillo de Lellis ad aprire in Mantova un convento dei suoi frati ospedalieri.
Cedette il feudo di Ostiano, di cui era marchese, al nipote Scipione, primogenito del fratello Ferrante e principe di Bozzolo.
Morì a Mantova e fu sepolto nel Duomo.
Mentre è in corso il processo per la sua beatificazione, attualmente la Chiesa cattolica lo riconosce venerabile[4]. Il museo diocesano di Mantova è dedicato a Francesco Gonzaga.
La genealogia episcopale è:
La successione apostolica è:
Immagine | Blasonatura | |
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Francesco Gonzaga Vescovo Stemma della famiglia Gonzaga. Lo scudo, accollato a una croce astile d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di verde. Le nappe, in numero di dodici, sono disposte sei per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3 |
Controllo di autorità | VIAF (EN) 62356719 · ISNI (EN) 0000 0001 1028 0892 · SBN LO1V177167 · CERL cnp01876876 · LCCN (EN) nr95010001 · GND (DE) 119355647 |
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