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Foglianise comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Mastrocinque (Rinascita democratica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 41°09′36.22″N 14°40′18.44″E |
Altitudine | 350 m s.l.m. |
Superficie | 11,77 km² |
Abitanti | 3 081[1] (31-12-2024) |
Densità | 261,77 ab./km² |
Comuni confinanti | Benevento, Castelpoto, Torrecuso, Vitulano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 82030 |
Prefisso | 0824 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 062030 |
Cod. catastale | D644 |
Targa | BN |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 707 GG[3] |
Nome abitanti | foglianesari |
Patrono | san Rocco e san Ciriaco |
Giorno festivo | 16 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Foglianise è un comune italiano di 3 081 abitanti[1] della provincia di Benevento in Campania, insignito nel 2012 del titolo di città[4] da parte del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Il paese è noto per la "festa del grano" che vi si svolge in agosto.
Il territorio comunale confina con quello del capoluogo di provincia, ma i due centri abitati distano circa quindici chilometri. Il comune di Cautano è in contiguità con Foglianise, ma i due non confinano poiché separati da una sottile striscia di terreno, su cui si trova il convento della Santissima Annunziata, che collega il centro abitato di Vitulano alla sua frazione Ponterutto, quella tra le altre situata più a valle.
L'abitato di Foglianise è ubicato grossomodo a ovest di Benevento, in una zona centrale della Valle Vitulanese, circondato dai monti del Taburno e da colline che digradano verso la valle del Calore; si trova ai margini orientali del parco regionale del Taburno - Camposauro. Il paese sorge sulle pendici del monte Caruso (600 m), chiamato anche San Michele, per l'eremo ivi esistente.
La casa comunale è situata a 350 metri sul livello del mare. Le quote dei punti più alto e più basso sono rispettivamente 1 125 m s.l.m. e 59 m s.l.m., per un dislivello di 1 066 metri.[5]
Il territorio comunale è attraversato dal torrente Jenga.
Foglianise appartiene al distretto sismico "Taburno-Camposauro".
Secondo la classificazione climatica il centro abitato è situato in "zona D", 1707 GR/G.[8]
In prossimità di Foglianise esiste una stazione meteorologica a Campoli del Monte Taburno, situata a meno di 10 km in linea d'aria.[9]
Il territorio è abitato fin dalla Preistoria: lo dimostra il rinvenimento di una stazione all'aperto del Neolitico finale con ceramiche di tipo Serra d'Alto e oggetti di industria in ossidiana in località La Palmenta[10]. L'attuale abitato è di origine preromana, forse di epoca sannitica: in questo periodo probabilmente tale zona era interessata da forme di pastorizia, favorite da un territorio ricco di acque e pascoli.[senza fonte]
Un'epigrafe latina, probabilmente del III secolo, dedicata alla dea Fortuna Folianensis, farebbe risalire il nome di Foglianise ad epoca romana, e in particolare al patrizio Folius Oriens, proprietario di terreni nella zona. Il villaggio ebbe il suo maggiore sviluppo economico e sociale in epoca romana, soprattutto nel III e IV secolo, grazie al passaggio nei suoi confini di un braccio della via Latina che univa Benevento con l'antica città di Telesia. Del villaggio romano rimangono alcune iscrizioni, una stele funeraria e i resti di un serbatoio idrico. Si ritiene che almeno fin quando restò praticabile quel tratto della via Latina, la zona del "fondo di Folianus" mantenne il suo tenore di vita.[senza fonte] Nel 369 un forte terremoto distrusse Foglianise, radendola al suolo, così come molti paesi altri del Sannio.
Nel 570, con l'invasione dei Longobardi, il territorio di Foglianise fu annesso al distretto (gastaldato) di Tocco, il più importante centro nella zona, anche sede vescovile. Prima dell'anno Mille, la zona fu ceduta dai principi di Benevento all'orefice longobardo Autolo. Nel 1004 Foglianise subì gravi danni a causa di un altro terremoto. Nel 1138 Ruggero II di Sicilia prese possesso dell'intera zona devastandola.
Nel 1303, sotto gli Angioini, si tentò di sopprimere la badia di Santa Maria in Gruptis, fondata dai Benedettini nel X secolo e molto favorita da Federico II di Svevia, aggregando i monaci a quelli dell'altra badia di Santa Maria, a Mazzocca, presso Foiano di Val Fortore, ma la generale sollevazione degli abitanti della valle lo impedì.
Dopo il terremoto del 1456, che distrusse molti paesi, la valle Vitulanese era divisa in 36 casali, raggruppati in 6 università, tra cui quella di Foglianese. Negli anni successivi, durante il dominio dei Borbone, ci fu un periodo di crisi in cui tutte le risorse del territorio venivano trasferite a Napoli. Intanto, Foglianise passava nelle mani di vari feudatari; nel 1806, durante la parentesi napoleonica fu annessa alla provincia del Principato Ultra come uno dei dieci comuni che formavano il Circondario di Vitulano, all'interno del distretto di Avellino[11][12]. Nel 1845 l'università vantava un convento di frati minori, sei chiese oltre a quella parrocchiale, quattro oratori pubblici e diversi istituti benefici, tra i quali monti di pietà per le doti di ragazze[13]. Rispetto ad altre zone del Principato Ultra, nell'intero circondario di Vitulano era particolarmente sviluppata la coltura di olivi[14], mentre comuni in tutta la provincia erano vigneti e coltivazioni di granone, legumi[15] e alberi da frutta[14]. Intorno al 1858 gli abitanti erano stimati essere 1812[16].
Con l'unità d'Italia ci fu una riorganizzazione politica ed amministrativa del territorio e Foglianise entrò a far parte della neonata IX provincia, di Benevento[17], insieme ai territori circostanti: il paese fu aggregato al circondario di Benevento e al mandamento di Vitulano. La popolazione era di circa 1981 unità[18]. Nel 1864 la popolazione si aggirava tra le 1970[19] e le 1981[17] unità, nel 1871 era intorno alle 1830[20], quando il paese ricadeva sotto la pretura di Vitulano[21]. Contemporaneamente all'unificazione, Foglianise ospitò mons. Francesco Pedicini, originario del paese, nella sua reggenza a distanza dell'arcidiocesi di Bari, nel suo esilio forzato dalla città pugliese. All'epoca la curia di Benevento, mancando l'arcivescovo Carafa, fece ordinare i nuovi sacerdoti nella locale chiesa di Santa Maria di Costantinopoli dal prelato foglianesaro, il quale insegnò anche Teologia e Diritto Canonico agli aspiranti sacerdoti.[22] In paese ci fu, seppur in misura minore rispetto ad altre zone nella stessa provincia di Benevento, il fenomeno del brigantaggio[23][24]. Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, molti abitanti di Foglianise emigrarono; solo negli anni settanta si è assistito ad una inversione di tendenza demografica.
Le foglie rappresentano i sette casali storici del paese: Barassano, Palazzo, Leschito, Cautani, Foglianise, Utile, Giovanni Viglione.
Il 29 ottobre 2012 il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, su proposta del Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri, concede a Foglianise il titolo di città, ai sensi dell'articolo 18 del decreto legislativo 267/2000, il quale stabilisce che «il titolo di città può essere concesso con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell'interno ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l'attuale importanza».[4]
A queste vanno aggiunte l'abbazia di Santa Maria in Gruptis e il Convento della Santissima Annunziata, storicamente pertinenti a Foglianise ma nel territorio comunale di Vitulano.
Il centro storico di Foglianise è caratterizzato da una particolare conformazione urbanistica di impianto longobardo costituita da un tessuto edilizio molto compatto con una rete intricata di vicoli e passaggi. Molti portali dei borghi antichi conservano chiavi di volta con interessanti ornamenti scolpiti su pietra locale.
Ai sensi della legge 01/06/1939 n. 1089, un decreto ministeriale del 30/09/1996 ha sottoposto diverse particelle catastali, dei fogli 16 e 17 del comune di Foglianise a vincolo archeologico.[28] Nel territorio comunale già dall'Ottocento veniva segnalata la presenza di epigrafi romane. Nel 1997 è stato esplorato un gruppo di 27 tombe appartenenti a diverse epoche comprese tra III e VII secolo, insieme ad alcune risalenti al IV secolo a.C. In più è stato rinvenuto un nucleo artigianale provvisto di una fornace per laterizi, appartenente ad un probabile vicus esistente nei secoli III-IV sulla via Latina.
Nella valle del torrente che attraversa Foglianise, la Jenga, alla confluenza di questo nel Calore, si può osservare una differente distribuzione dei siti archeologici: i siti preistorici si trovano lungo il ciglio di un terrazzo fluviale più alto, mentre i siti romani e tardomedioevalisi trovano lungo il ciglio di un terrazzo fluviale più prossimo a quello attuale. Proseguendo lungo la valle della Jenga, nei pressi della sorgente Zimeo è stato individuato un villaggio preistorico (collocabile tra bronzo antico e medio) sigillato dall'eruzione di Avellino.
Nei pressi della Masseria Di Gioia è stato osservato un tessudo insediativo regolare risalente ad epoca romana incentrato sull'intersezione di due assi stradali; nella località San Francesco è stato ritrovato un quartiere artigianale. In differenti punti della valle è stata segnalata la presenza di frammenti di dolia, di tegole, mattoni e vasellame in genere, di epigrafi funerarie, di tracce di sepolture e i ruderi di un ponte romano. Nella zona al confine tra Foglianise e Vitulano, nella località Muliniello/Ciesco d'oro è stata rinvenuta un'iscrizione votiva con un rilievo figurato, motivo per cui sono stati imposti dei vincoli all'area.[29]
Abitanti censiti[30]
Al 31 dicembre 2016 risultano 28 cittadini stranieri residenti nel comune, pari allo 0,84 % della popolazione.[31]
Le origini della festa del grano si perdono nei riti pagani di età romana di festeggiamento in occasione dei raccolti, che nel XVIII secolo si fusero con il culto di San Rocco, patrono del paese, che viene commemorato il 16 agosto, proprio nel periodo di questi festeggiamenti. La caratteristica saliente della festa del grano è la realizzazione, da parte dei vari casali del paese, di carri di grano raffiguranti riproduzioni dei grandi monumenti italiani ed esteri, oltre ad altri soggetti legati alla vita agricola o al paese. I carri si uniscono alla processione per il santo nelle vie del paese, in una sfilata in costumi tradizionali.
Dal febbraio 2016 è attiva una biblioteca[32]. Foglianise ospita un istituto comprensivo statale, comprendente scuola materna, elementare e media ed un asilo infantile religioso "Mons. Francesco Pedicini"[33].
La tradizione culinaria di Foglianise annovera tra i suoi piatti i cecatielli (cavatelli, tipicamente con il sugo di pomodoro), pizzilli, nella variante cù l'alici (pizzette di pastella, con le alici), lampi e truoni (lett: lampi e tuoni; raganelle con i ceci), cucchiari (pizzette semplici), crespelle, ammugliatielli (involtini di budella di agnello alla brace)[34], paparuli 'm'buttiti (peperoni ripieni)[35], sciurilli (pizzette con i fiori di zucca). Tipici dolci sono gli struffoli[36], i raffaiuli (taralli con le uova)[37] e, nel periodo pasquale, la pastiera[38] e le chiacchiere[39].
Parte del territorio comunale si trova nel Parco regionale del Taburno - Camposauro, mentre l'intero comune fa parte del Distretto Sanitario Benevento 2 dell'ASL di Benevento.
Le aree del territorio comunale riconosciute nello statuto sono[40]:
Il nucleo originario è costituito dagli antichi casali, di cui quelli che sorgono più in alto sulle pendici del monte Caruso sono Barassano e Palazzo, sotto i quali si trovano, sul versante sudoccidentale, Leschito, Posto, Oliveto e il casale capoluogo, Foglianise. Scendendo di altitudine si trovano i Cautani e Sirignano. Sul versante orientale si trovano invece i casali Utile e Giovanni Viglione. La parte moderna del paese si trova in una zona pianeggiante, il Prato.
Nell'economia del paese ha un ruolo importante l'agricoltura; uno sviluppo, seppur limitato, si ha nei settori artigianale-industriale terziario. Il comune ha una superficie agricola utilizzata di 799,36 (ha)[41]. e fa parte della Regione Agraria Provinciale n. 5 - Colline di Benevento, dei quali 271,9 ettari sono superficie vitata[42].
I vigneti e gli oliveti[43] sono da sempre le colture principali; le qualità di vino prodotte sono diverse. Tra i bianchi ci sono la Falanghina DOC, il Fiano del Taburno, il Coda di Volpe e il Greco, mentre tra i rossi la maggiore produzione riguarda l'Aglianico del Taburno DOCG, a cui si affianca quella del Piedirosso. Nel territorio di Foglianise si trova la Cantina del Taburno, di proprietà del Consorzio Agrario di Benevento, realizzata nel 1972, che vinifica le uve di 300 soci viticoltori, proprietari o conduttori di vigneti ricadenti nella zona di produzione della Denominazione di Origine Controllata Taburno (comuni di Foglianise, Torrecuso, Vitulano, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Apollosa, Bonea, Montesarchio, Ponte, Tocco Caudio, Paupisi e Benevento) producendo, oltre a vini bianchi e rossi, anche spumanti, passiti e distillati.
Il paese inoltre è una meta turistica, per le sue favorevoli caratteristiche ambientali e climatiche e per l'attrazione costituita dalla tradizionale Festa del Grano.
Foglianise è raggiungibile dalla SS 372 Telesina Benevento-Caianello dall'uscita Torrecuso-Ponte, proseguendo per la SP 108 Valle Vitulanese - Solopaca. Tramite la SP 153 Vitulanese si ha il collegamento al capoluogo di provincia, velocizzato negli anni novanta dalla costruzione della Strada a Scorrimento Veloce Fondovalle Vitulanese (SP 152), che ne riduce il tempo di percorrenza affiancandovisi con un tragitto in fondovalle. Con la SP 109 Vitulanese, che costeggia il monte Taburno attraversando i comuni di Vitulano, Cautano e Tocco Caudio, il paese è collegato anche alla cittadina di Montesarchio.
Il paese aveva una propria stazione ferroviaria sulla linea Napoli-Foggia[44]. In passato il traffico era discreto, nonostante una localizzazione periferica rispetto al centro abitato, in contrada Scafa, nel territorio comunale di Benevento. Nel corso del tempo ci fu un calo di traffico sempre maggiore. La stazione fu sostituita nel 1997, al momento dell'entrata in funzione della variante a doppio binario nel tratto tra la stazione stessa e quella di Apice, da una nuova a 500 m di distanza, la quale però è stata definitivamente soppressa dopo soli tre anni, nel 2000[45]; pertanto il nuovissimo edificio giace in stato di abbandono. Sul vecchio percorso a binario unico è stata costruita una pista ciclopedonale[45] di 7 km, che va dalla stazione alla contrada Pantano di Benevento, inaugurata il 12 maggio 2007 con il nome di "Paesaggi sanniti".[46]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1809 | 1810 | Paolo Goglia | Sindaco | ||
1810 | 1812 | Giò Domenico Angiolelli | Sindaco | ||
1812 | 1813 | Bartolomeo Columbro | Sindaco | ||
1813 | 1815 | Crispino Sauchelli | Sindaco | ||
1815 | 1816 | Angelo Pastore | Sindaco | ||
1817 | 1819 | Mennato Iadanza | Sindaco | ||
1820 | 1823 | Domenico Boscaino | Sindaco | ||
1823 | 1825 | Francesco Lepore | Sindaco | ||
1827 | 1829 | Geremia Viglione | Sindaco | ||
1829 | 1832 | Francesco Pedicini | Sindaco | ||
1832 | 1833 | Domenicoantonio Di Mennato | Sindaco | ||
1833 | 1837 | Pietro Columbro | Sindaco | ||
1838 | 1841 | Gianbattista Pedicini | Sindaco | ||
1841 | 1844 | Nicola Palumbo | Sindaco | ||
1844 | 1847 | Saverio Pedicini | Sindaco | ||
1847 | 1850 | Geremia Viglione | Sindaco | ||
1850 | 1853 | Nicola Palumbo | Sindaco | ||
1855 | 1855 | Gioacchino Pedicini | Sindaco | ||
1856 | 1859 | Tommaso Pedicini | Sindaco | ||
1859 | 1850 | Giuseppe Pedicini | Sindaco | ||
1860 | 1861 | Antonio Lepore | Sindaco | ||
1861 | 1866 | Giovanni Caporaso | Sindaco | ||
1867 | 1871 | Domenicantonio Martini | Sindaco | ||
1873 | 1875 | Gabriele Lepore | Sindaco | ||
1876 | 1878 | Crispino Lepore | Sindaco | ||
1880 | 1888 | Crispino Lepore | Sindaco | ||
1890 | 1899 | Cosimo Pedicini | Sindaco | ||
1900 | 1905 | Cosimo Pedicini | Sindaco | ||
1906 | 1907 | Mariano Boscaino | Sindaco | ||
1909 | 1912 | Carmine Pastore | Sindaco | ||
1913 | 1913 | Giacomo Lepore | Sindaco | ||
1914 | 1916 | Odoardo Goglia | Sindaco | ||
1917 | 1918 | Mariano Boscaino | Sindaco | ||
1919 | 1919 | Mariano Boscaino | Sindaco | ||
1920 | 1920 | Carmine Pastore | Sindaco | ||
1920 | 1921 | Cosimo Caporaso | Sindaco | ||
1922 | 1922 | Giuseppe Goglia | Sindaco | ||
1923 | 1923 | Mariano Boscaino | Sindaco | ||
1923 | 1926 | Decio Pastore | Sindaco | ||
1926 | 1929 | Giovanni Izzo | Podestà | ||
1930 | 1930 | Amministrazione temporanea | |||
1930 | 1931 | Ferdinando Pedicini | Podestà | ||
1931 | 1933 | Amministrazione temporanea | |||
1933 | 1934 | Commissario prefettizio | |||
1934 | 1935 | Giovanni Izzo | Podestà | ||
1935 | 1937 | Commissario prefettizio | |||
1937 | 1939 | Luigi Boscaino | Podestà | ||
1939 | 1940 | Commissario prefettizio | |||
1940 | 1941 | Francesco Pedicini | Podestà | ||
1941 | 1942 | Gioacchino Pedicini | Podestà | ||
1943 | 1944 | Commissario prefettizio | |||
1944 | 1946 | Giovanni Cotroneo | Sindaco | ||
1946 | 1950 | Angelo Possemato | Sindaco | ||
1950 | 1952 | Commissario prefettizio | |||
1952 | 1967 | Francesco Pedicini | Sindaco | ||
1968 | 1975 | Mario Boscaino | Sindaco | ||
1976 | 1985 | Giovanni Mastrocinque | Sindaco | ||
15/06/1985 | 07/06/1990 | Pasquale Vetrone | DC | Sindaco | |
08/06/1990 | 12/01/1993 | Liberatore Catillo | PCI - PSI - PSDI - MSI-DN | Sindaco | |
12/01/1993 | 16/02/1993 | Maria Assunta Colella | Commissario prefettizio | ||
16/02/1993 | 07/06/1993 | Maria Assunta Colella | Commissario straordinario | ||
07/06/1993 | 28/04/1997 | Giovanni Mastrocinque | DC | Sindaco | [47] |
28/04/1997 | 14/05/2001 | Giovanni Mastrocinque | CCD | Sindaco | [48] |
14/05/2001 | 30/05/2006 | Luigi Lepore | Lista civica di centro | Sindaco | [49] |
29/05/2006 | 16/05/2011 | Giovanni Mastrocinque | Lista civica di centro Rinascita democratica | Sindaco | [50][51] |
16/05/2011 | 06/06/2016 | Giovanni Mastrocinque | Lista civica di centro Rinascita democratica | Sindaco | |
06/06/2016 | 04/10/2021 | Giuseppe Tommaselli | Lista civica di centro Rinascita democratica | Sindaco | |
04/10/2021 | in carica | Giovanni Mastrocinque | Lista civica di centro Rinascita democratica | Sindaco |
Hanno sede nel comune le società di calcio F.C. Foglianise, fondata nel 2001, che milita in Prima Categoria e A.S.D. Atletico Foglianise, fondata nel 2007, che milita nel campionato di Terza Categoria.
Nel comune hanno sede uno stadio di calcio e un campo polivalente.[52]
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