Oggi, Enterite è un argomento di grande rilevanza e interesse per molte persone in tutto il mondo. Dalla sua origine storica al suo impatto sulla società odierna, Enterite ha catturato l'attenzione sia degli esperti che del pubblico in generale. Mentre approfondiamo questo argomento, scopriamo la complessità e la diversità delle prospettive che lo circondano. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Enterite e analizzeremo la sua influenza su vari aspetti della vita quotidiana. Dalle sue origini fino alla sua evoluzione odierna, Enterite ha lasciato un segno significativo nella storia e continua a generare dibattiti e riflessioni nella società moderna.
Enterite | |
---|---|
Specialità | gastroenterologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 005, 008, 009, 555 e 558 |
ICD-10 | A02, A09, K50 e K55 |
MeSH | D004751 |
MedlinePlus | 001149 |
L'enterite è l'infiammazione dell'intestino tenue. L'intensità della malattia varia da un fastidioso disturbo a una malattia fulminante; ciò dipende dall'entità della perdita di elettroliti e fluidi con la diarrea e, quando presente, con il vomito, oltre che dall'età del paziente. La deplezione di fluidi ed elettroliti (sodio, potassio, bicarbonato) è il fattore che determina la pericolosità di questa patologia poiché può causare ipovolemia e uno sbilanciamento idrosalino.
I sintomi possono includere:
La diagnosi cerca di risalire alle cause della malattia, indagando innanzitutto sulla possibilità di avvelenamento da cibo, o su recenti viaggi in aree endemiche.
L'enterite da rotavirus è una delle più frequenti cause di malattia e di ricovero ospedaliero durante i mesi invernali. Colpisce prevalentemente i bambini non allattati al seno e meno frequentemente gli adulti, poiché la memoria immunologica, che non è sufficiente a prevenire una reinfezione, riduce la gravità delle infezioni contratte negli anni successivi. La trasmissione dell'infezione avviene per via orofecale, ma è possibile la trasmissione anche per via respiratoria o per contatto.
Il quadro clinico si protrae per 3-8 giorni. È caratterizzata da un esordio con vomito, presto seguito da diarrea acquosa (per circa 4-6 giorni), con dolori addominali, febbre e sonnolenza. Si cura con soluzioni reidratanti, dapprima fredde perché più indicate nel vomito, poi a temperatura ambiente.
I casi di diarrea virale hanno, in genere, un decorso autonomo e sono trattati con la reidratazione. Quando le cause batteriche sono sospette (viaggi recenti, cibo avariato), viene considerato l'uso di antibiotici.
Le enteriti croniche sono trattate a seconda delle diverse diagnosi.
Controllo di autorità | Thesaurus BNCF 22729 · LCCN (EN) sh85044076 · BNF (FR) cb12303087k (data) · J9U (EN, HE) 987007550674605171 |
---|