Il tema Walter Mosley è un tema che ha catturato l'attenzione di molte persone negli ultimi anni. Che sia per la sua rilevanza nella società odierna, per il suo impatto sulla vita quotidiana o per la sua importanza in campo professionale, Walter Mosley è un argomento che non lascia nessuno indifferente. Nel corso della storia, Walter Mosley è stata fonte di dibattito, studio e ispirazione per molti e continua a essere un argomento di interesse anche oggi. In questo articolo esploreremo le diverse sfaccettature di Walter Mosley, analizzando la sua importanza, le sue implicazioni e la sua influenza su diversi aspetti della vita.
È nato in California, figlio di Ella Slatkin, un'impiegata, e di Leroy Mosley, un bibliotecario scolastico[1][2]. Il padre era afroamericano e la madre era ebrea[3][4]. I suoi genitori si trasferirono da South Central a West quando lui aveva 12 anni. Frequentò il Johnson State College e conseguì una laurea in scienze politiche. Nel 1981 e conobbe la ballerina e coreografa Joy Kellman, che sposò nel 1987. Si separarono 10 anni dopo e divorziarono nel 2001. Attualmente vive a New York.
La carriera
Mosley ha scritto più di 20 libri di vario genere tra cui narrativa, fantascienzaafrofuturista e saggi politici. i suoi lavori sono stati tradotti in 21 lingue. La celebrità di Mosley è notevolmente cresciuta nel 1992 quando l'allora candidato presidenteBill Clinton, appassionato di letteratura gialla, lo citò tra i suoi autori preferiti. Due dei suoi romanzi hanno avuto una versione cinematografica o un adattamento televisivo: dal primo che ha pubblicato, Il diavolo in blu è stato tratto l'omonimo film con Denzel Washington girato nel 1995.
Mosley ha vinto numerosi premi letterari tra cui l'Anisfield-Wolf Book Award, attribuito alle opere che contribuiscono ad aumentare i reciproci apprezzamento e comprensione tra le etnie negli Stati Uniti. È stato finalista del premio NAACP per la narrativa e nel 1996 ha vinto il Black Caucus dell'American Library Association's Literary Award per RL's Dream. Sempre nel 1996 il suo racconto The thief è stato tra quelli selezionati dal premio O. Henry[5]. Nel 2004 l'associazione The Wolfe Pack gli assegna il Premio Nero Wolfe per il romanzo Fear Itself. Nel 2005 il Sundance Institute gli ha attribuito il "Risktaker Award" sia per la sua creatività che per il suo attivismo politico e sociale. Nel 2006 è stato il primo vincitore del premio Parallax della Carl Brandon Society per il suo romanzo per adolescenti 47.
Berger, Roger A., ‘‘The Black Dick’: Race, Sexuality, and Discourse in the L.A. Novels of Walter Mosley', in African American Review 31 (estate 1997): 281–94.
Berrettini, Mark, ‘Private Knowledge, Public Space: Investigation and Navigation in Devil in a Blue Dress', in Cinema Journal 39 (Autunno 1999): 74–89.
Fine, David, ed., Los Angeles in Fiction: A Collection of Essays from James M. Cain to Walter Mosley (Albuquerque: University of New Mexico, 1995).
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Lennard, John, Walter Mosley, Devil in a Blue Dress (Tirril: Humanities-Ebooks, 2007 Genre Fiction Sightlines).
Wesley, Marilyn C., ‘Power and Knowledge in Walter Mosley's Devil in a Blue Dress', in African American Review 35 (primavera 2001): 103–16.
Wilson, Charles E., Jr., Walter Mosley: A Critical Companion (Westport, CT, & London: Greenwood Press, 2003 Critical Companions to Popular Contemporary Writers)