Oggi approfondiremo un argomento interessante e rilevante che ha catturato l'attenzione di molti: Pierre Boulez. Dalle sue origini fino al suo impatto sulla società odierna, Pierre Boulez è un argomento che non lascia nessuno indifferente. In questo articolo esploreremo i diversi aspetti legati a Pierre Boulez, dal suo background storico alla sua influenza sulla vita di tutti i giorni. Attraverso un'analisi profonda e ponderata, cercheremo di comprendere l'importanza e il significato che Pierre Boulez ha oggi, nonché il suo potenziale per il futuro. Insomma, ci immergeremo in un viaggio in cui scopriremo la ricchezza e la complessità di Pierre Boulez, affrontando diverse prospettive e approcci per arricchire la nostra conoscenza di questo affascinante argomento.
A questo periodo risalgono i suoi primi lavori: le cantateLe Visage nuptial e Le Soleil des eaux per voce femminile e orchestra (entrambe composte alla fine degli anni quaranta e rivisti numerose volte) e la seconda sonata per pianoforte.
Subito Boulez divenne una guida nell'ambiente artistico del dopoguerra, indirizzato verso una maggiore astrazione e sperimentazione. Molti compositori legati al suo pensiero al tempo frequentavano i corsi Internationale Ferienkurse für Neue Musik tenuti a Darmstadt, in Germania. La cosiddetta Scuola di Darmstadt era impegnata nella creazione di un nuovo linguaggio che fosse il rimedio ai fervori nazionalistici del tempo: internazionale, cosmopolita, che non potesse essere strumentalizzato a fini propagandistici come il regime nazista aveva fatto, per esempio, con la musica di Ludwig van Beethoven.[1] Boulez era anche in contatto con molti giovani compositori, che si sarebbero imposti nel panorama artistico, come John Cage.
Dal 1976 al 1995 Boulez tenne la cattedra di "Invention, technique et langage en musique" presso il Collège de France.
Egli continuò a comporre secondo uno stile seriale post-weberniano, rivelando nel contempo l'ampio influsso del maestro.
Con il provocatorio slogan "Schönberg est mort!" assieme al tedesco Karlheinz Stockhausen e al belga Henri Pousseur operò il radicale tentativo di serializzare ogni fattore costitutivo della composizione, non solo le altezze, ma anche durate, dinamiche, timbri, modi di attacco ecc. portando alle estreme conseguenze il puntillismo di Anton Webern.
Nel corso degli anni sessanta ricoprì un importantissimo ruolo nel ripensamento del linguaggio dell'arte, in parte recedendo dal rigorismo giovanile e in parte mantenendo la nitidezza formale tipicamente francese, in direzione di un'astrazione e sperimentazione sempre maggiori.
Conoscendo la musica di John Cage, Boulez si orienta verso l'alea. Nel corso degli ultimi vent'anni le sue composizioni hanno progressivamente contemperato la sua propensione all'analisi estrema con la riconosciuta estraneità alle correnti neo-dada e la riscoperta ammirazione per la purezza formale e la raffinata tavolozza timbrica di Claude Debussy.
Come compositore Boulez torna spesso a revisionare i propri lavori, che restano in molti casi delle "opere aperte", sia per un maniacale perfezionismo, sia in quanto il legame tra composizione e tecnologie elettroniche in rapidissima evoluzione rendono le opere stesse periodicamente aggiornabili. Per esempio, l'ultima delle sue tre sonate per pianoforte è in costante revisione sin dalla sua prima esecuzione nel 1957, e solo due dei suoi cinque movimenti sono stati pubblicati, così come il suo brano per flauto e nastro magnetico...explosante-fixe... fu scritto nel 1970 e completamente rivisto alla luce della sfruttabilità del live electronics negli anni novanta.
Composizioni principali
La seguente lista è una selezione molto scarna e rappresentativa
Dialogue de l'ombre double, per clarinetto dal vivo (première) e registrato (double), ne esiste anche una trascrizione di Pascal Gallois per fagotto e di Vincent David per sassofoni
Structures per due pianoforti libri I & II (1952 e 1961, rispettivamente eseguita nel 1953 a Colonia (Germania) con Yvette Grimaud e Yvonne Loriod e 1961 a Donaueschingen con Boulez e la Loriod)
Le marteau sans maître cantata in 3 cicli e 9 sezioni per contralto, arpa, flauto, viola, chitarra, vibrafono, xilomarimba e percussioni (1955) nel Theater der Stadt di Baden-Baden
Bartók, Conc. pf. n. 1-3 - Boulez/Zimerman/Andsnes/Grimau, 2001/2004 Deutsche Grammophon
Bartók, Mandarino/Mus. archi perc. - Boulez/CSO, 1994 Deutsche Grammophon
Bartók, Concerto for Orchestra - Boulez/New York Philharmonic, 1973 CBS Sony - Grammy Award for Best Orchestral Performance 1974 e Grammy Award for Best Classical Album 1974
Bartók, The Wooden Prince/Cantata Profana - Aler/Tomlinson/Chicago Symphony Orchestra & Chorus/Hillis/Boulez, 1992 Deutsche Grammophon - Grammy Award for Best Orchestral Performance 1994 e Grammy Award for Best Classical Album 1994 e Grammy Award for Best Choral Performance 1994
Boulez, Le Marteau sans maître/Dérives 1-2 - Boulez/Ens. InterContemporain, 2002 Deutsche Grammophon - Grammy Award for Best Small Ensemble Performance 2006
Boulez, Opere complete. Edizione limitata - Boulez/Aimard/Pollini/Kontarsky/Quatuor Parisii, Deutsche Grammophon
Boulez, ...explosante-fixe... - Ensemble InterContemporain/Boulez/Aimard, 1995 Deutsche Grammophon - Grammy Award for Best Small Ensemble Performance 1997
Boulez Conducts Debussy, Images Pour Orchestre Danses, Sacree Et Profane - Volume 2, Cleveland Orchestra, CBS LP 1969 - Grammy Award for Best Orchestral Performance 1970
Ligeti, Conc. da camera/Ramifications - Boulez/Ens. InterContemporain, Deutsche Grammophon
Liszt, Conc. pf. n. 1-2/Consolation n.3/Valse oubliée n. 1 - Barenboim/Boulez/Berlin SK, 2011 Deutsche Grammophon
Mahler, Sinf. n. 1 - Boulez/CSO, 1998 Deutsche Grammophon
Mahler, Sinf. n. 2 - Boulez/WPO/Schäfer/DeYoung, 2005 Deutsche Grammophon
Mahler, Berg, Klagende Lied/Lulu Suite (Live, Salisburgo, 2011) - Boulez/WPO/Prohaska/Röschmann/Larrson/Botha, Deutsche Grammophon
Mozart, Berg, Seren. K.361 Gran partita/Kammerkonzert - Uchida/Boulez/Tetzlaff, 2008 Decca
Ravel, Bolero/Alborada/Ma mère/Raps. - Boulez/BPO, 1993 Deutsche Grammophon
Ravel, Bolero/Alborada/Ma mère/Raps./Daphnis et Chloé/Valse - Boulez/BPO, 1993/1994 Deutsche Grammophon
Ravel, Conc. pf. n. 1-2/Miroirs - Aimard/Boulez/Cleveland, 2010 Deutsche Grammophon
Ravel, Conc. pf. n. 1-2/Valses nobles - Zimerman/Boulez/Cleveland, Deutsche Grammophon
Ravel, Debussy, Shéhérazade/Tombeau Couperin/Ballades de Villon - Boulez/Otter/Hagley/Cleveland, 2002 Deutsche Grammophon
Ravel, Daphnis Et Chloë (Ballet Intégral) - Camarata Singers/New York Philharmonic/Boulez, 1975 CBS LP – Grammy Award for Best Orchestral Performance 1976
Ravel, Songs - Norman/Harper/van Dam/Gomez/BBC Symphony Orchestra/Ensemble Intercontemporain, CBS Masterworks - Grammy Award for Best Classical Vocal Solo 1985
Debussy, Pelléas et Mélisande - Boulez/Archer/Hagley/Maxwell, regia Peter Stein, 1992 Deutsche Grammophon
Wagner, Anello del Nibelungo - Boulez/McIntyre/Egel/Schwarz, regia Patrice Chéreau 1980 Deutsche Grammophon - Grammy Award for Best Opera Recording 1983
Wagner, Crepuscolo degli dei - Boulez/Jung/Jones/Mazura/Becht, regia Patrice Chéreau, 1980 Deutsche Grammophon
Wagner, Oro del Reno - Boulez/McIntyre/Egel/Schwarz, regia Patrice Chéreau, 1980 Deutsche Grammophon
Wagner, Sigfrido - Boulez/Jung/Zednik/Jones/Becht, regia Patrice Chéreau, 1980 Deutsche Grammophon
^Grove Dictionary of Music and Musicians online, voce Beethoven, Ludwig van, §19: Posthumous influence and reception (iii) Political reception, Scott G. Burnham, consultato 10 02 2007