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Damn Small Linux sistema operativo | |
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Sviluppatore | John Andrews |
Famiglia | GNU/Linux |
Release corrente | 4.4.10 (18 novembre 2008) |
Tipo di kernel | Kernel monolitico |
Piattaforme supportate | x86 |
Interfacce grafiche | Fluxbox e JWM |
Tipo licenza | Software libero |
Licenza | GNU GPL |
Stadio di sviluppo | Abbandonato |
Sito web | damnsmalllinux.org |
Damn Small Linux (conosciuto anche come DSL) era una distribuzione GNU/Linux per l'architettura x86. Nata come sistema live per CD a forma di carta di credito, può oggi essere installata ed eseguita su dischi rigidi, chiavette USB, schede CompactFlash, dispositivi ZIP o anche all'interno di Microsoft Windows o GNU/Linux come sistema emulato.
Sono possibili due tipi di installazione: l'installazione "frugale" e la vera installazione. L'installazione frugale copia l'immagine del CD di installazione in una partizione del disco rigido e l'avvio da qui sarà equivalente all'avvio da CD. La vera installazione decomprime il sistema sul CD e lo copia sul disco regolandone, poi, alcuni parametri. Con quest'ultimo modo, si può poi installare il programma di gestione dei pacchetti APT che permette di ottenere un sistema operativo più simile a Debian GNU/Linux.
Dopo anni di inattività, nel 2024 il progetto è stato ripreso.[1]
Damn Small Linux è stata inventata e sviluppata inizialmente da John Andrews che personalizzò un'altra distribuzione, Model K, a sua volta ricavata da una Knoppix e ridotta alle dimensioni di 22 MB. Da allora, Damn Small Linux è cresciuta fino a diventare un progetto sviluppato da più programmatori, tra i quali Robert Shingledecker, che ha sviluppato il sistema MyDSL, il DSL Control Panel, ed altro ancora. Oggi lo sviluppo è basato direttamente su Knoppix permettendo una maggiore facilità di miglioramento e di personalizzazione.
A causa di forti contrasti tra gli sviluppatori di Damn Small Linux, Robert Shingledecker ha lasciato il progetto per dedicarsi, a partire dall'aprile 2008 a una nuova distribuzione, Tiny Core Linux[2]. Sempre a causa di tali contrasti interni lo sviluppo di Damn Small Linux è fermo, l'ultimo rilascio risale al 2008 e il sito internet a partire da febbraio 2009 non ha visto più alcun intervento da parte di John Andrews, il creatore di Damn Small Linux[3].
Il sito è divenuto non accessibile per alcuni periodi nel 2015 fino al Febbraio 2016. Dal 2016 damnsmalllinux.org è di nuovo in linea.
Il sistema è mantenuto e aggiornato da Robert Shingledecker, mentre il servizio di hosting gratuito è fornito da ibiblio, dalla belga BELNET e da altre organizzazioni, da cui è possibile scaricare Damn Small Linux. I siti sono divisi in un'area riservata ai software stabili, e in una "testing" per provare le versioni in beta.
Il software di avvio può essere generato e salvato su chiave USB, tramite il programma gratuito UNetbootin.
Damn Small Linux può essere installato o avviato solamente da PC con architettura x86. Il requisito minimo è un processore 486 con 8 Megabyte di RAM.
Su un 486 con 16 Mb di RAM, Damn Small Linux era in grado di navigare le pagine Web con Dillo, avviare semplici videogiochi e un lettore musicale.
Un sensibile miglioramento arrivava portando la RAM a 32 mega[4] Sono invece necessari processori leggermente più potenti, per aprire Mozilla Firefox e i programmi di Openoffice.org.
Damn Small Linux, tradotto letteralmente, significa "Linux Dannatamente Piccolo". Proprio questo è il concetto che sta alla base della distribuzione: in 50 MB (per questo può essere comodamente avviata da una semplice Chiavetta USB) include un browser, strumenti di produttività da ufficio, giochi e lettori multimediali ed il Desktop Environment Fluxbox. Il requisito minimo di sistema è un processore Intel 80486 con 16 MB di memoria RAM: ciò gli permette una esecuzione rapida in vecchi computer x86. Viene spesso usata in ambito Trashware.
La versione corrente (4.4.6, del 28 settembre 2008) contiene fra l'altro:
DSL contiene script per il download e l'installazione del sistema APT di Debian e del sistema Synaptic, un front-end grafico GUI per APT.