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Il nome forse sarebbe il diminutivo del vocabolo grecoκόρη, còre, cioè fanciulla, donzella, vergine, anche se non è ben chiaro il collegamento, ed il suffisso -idae, che designa l'appartenenza ad una famiglia.
Caratteristiche
Questa famiglia fa parte dei cosiddetti ragni-sacco, i quali hanno l'opistosoma a forma di sacco più o meno allungato, ed ha una storia tassonomica alquanto travagliata e sicuramente non ancora terminata. All'inizio comprendeva disparate forme di ragni, purché avessero otto zampe sistemate in due file, le filiere anteriori e coniche; e costruissero tele a forma di sacco fra le piante o sotto le pietre e altri caratteri generici comuni che rendevano questa famiglia un guazzabuglio di diversità.
Col passare degli anni gli aracnologi hanno concordato nello staccare alcuni generi perché più simili ai Lycosidae e per altri generi, aventi caratteristiche comuni più precipue hanno deciso di formare famiglie a sé stanti come i Clubionidae, Anyphaenidae, Tengellidae, Zorocratidae, Miturgidae e Liocranidae.
Per quanto riguarda le Corinnidae, oltre 30 generi sono stati trasferiti alle Phrurolithidae (ex sottofamigliaPhrurolithinae) ed alle Trachelidae (ex sottofamiglia Trachelinae)[2].
Attualmente, a novembre 2020, si compone di 70 generi e 793 specie[1].
La suddivisione in sottofamiglie qui descritta segue l'entomologo Joel Hallan, escludendone le sottofamiglie non più presenti in quanto elevate al rango di famiglie nel 2014[3]: