Nel seguente articolo approfondiremo il tema Oxyopidae, che nel tempo è stato oggetto di interesse e dibattito in diversi ambiti. Dalle sue origini fino alla sua attualità, Oxyopidae è stata oggetto di studio e analisi da parte di esperti e appassionati. In questo articolo esamineremo il suo impatto, la sua evoluzione e le possibili sfide che deve affrontare nella società contemporanea. Attraverso un approccio multidisciplinare cercheremo di comprendere le diverse dimensioni e aspetti legati a Oxyopidae, offrendo una visione complessiva che invita alla riflessione e al dibattito.
Oxyopidae (Thorell, 1870) è una famiglia di ragni appartenente all'infraordine Araneomorphae.
Il nome deriva probabilmente dal greco ὁξύς, oxys, cioè acuto, aguzzo, a punta, e ὄψις, òpsis, cioè vista, apparenza, per la sviluppata capacità visiva, ed il suffisso -idae, che designa l'appartenenza ad una famiglia.
Detti anche ragni-lince, sono predatori di altri ragni che scovano e attaccano fra le foglie e gli arbusti. Hanno otto occhi sei dei quali sono sistemati a mo' di esagono regolare, il che consente di identificarli con sicurezza. Hanno anche zampe spinose.
Sono corridori molto agili e dalla vista acuta, ciò che consente loro di attaccare all'improvviso o d'agguato. Svariate specie, fra cui principalmente Oxiopes salticus, sono abbastanza abbondanti da essere annoverate fra gli agenti di controllo biologici in agricoltura nella lotta contro i parassiti.
Ragni cosmopoliti, ad eccezione della fascia desertica del Sahara e del deserto arabico[1].
Attualmente, a novembre 2020, si compone di 9 generi e 438 specie[1]: