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È noto soprattutto come protagonista di spaghetti western e poliziotteschi a cavallo tra gli anni sessanta e ottanta. In Italia, con l'inconfondibile voce prestatagli da Ferruccio Amendola, è spesso identificato con due personaggi: il primo, Nico Giraldi, è un maresciallo (dal 1981 ispettore) di polizia, romano dai modi poco garbati, ma efficaci, che conosce bene gli ambienti malavitosi avendone fatto parte in gioventù con il soprannome di "Er Pirata", mentre il secondo, Sergio Marazzi alias Er Monnezza, è un ladruncolo romano.
Contrariato dal doppiaggio, insoddisfatto dei ruoli e dei guadagni, non rinnova il contratto e tenta la strada del cinema popolare. Nel 1967, dopo il buon successo di The Bounty Killer di Eugenio Martín, suo primo spaghetti-western, continuò nel genere diventandone uno degli attori simbolo. Indimenticabili i suoi personaggi di "Cuchillo" (nel dittico La resa dei conti e Corri uomo corri, diretti da Sergio Sollima), e di "Chaco" (nell'iperviolento I quattro dell'apocalisse, diretto da Lucio Fulci).
Il successo giunse negli anni settanta, a braccetto con l'inconfondibile doppiaggio di Ferruccio Amendola, con polizieschi all'italiana, che la critica ufficiale ha sempre giudicato di scarsa qualità, ma che sono stati ampiamente rivalutati diventandone oggi dei veri e propri cult movie. Famoso il suo sodalizio con il regista Umberto Lenzi che lo ha diretto in molti polizieschi divenuti cult, come Roma a mano armata e Il cinico, l'infame, il violento, entrambi con Maurizio Merli; Il giustiziere sfida la città, in cui interpreta un personaggio con il nome di Rambo ben sette anni prima dell'omonimo impersonato da Sylvester Stallone, Milano odia: la polizia non può sparare, con Henry Silva e Ray Lovelock e infine La banda del gobbo. Nello stesso genere i successi avuti anche in Squadra volante, con Gastone Moschin e La banda del trucido, con Luc Merenda, entrambi di Stelvio Massi e soprattutto nella serie di Nico Giraldi diretta da Bruno Corbucci.
Attore versatile, nella sua filmografia ci sono anche due film a sfondo politico con Gian Maria Volonté: uno è Banditi a Milano di Carlo Lizzani e l'altro è Faccia a faccia, sempre di Sergio Sollima.
Si era dedicato anche alla commedia sexy all'italiana con pellicole quali 40 gradi all'ombra del lenzuolo, un film a episodi di Sergio Martino in cui interpreta il primo sketch al fianco di Edwige Fenech, Uno contro l'altro, praticamente amici, accanto a Renato Pozzetto, e Messalina, Messalina!, queste ultime due dirette ancora da Bruno Corbucci.
Dopo essere tornato agli impegni drammatici iniziali con La luna (1979) di Bertolucci e Identificazione di una donna (1982) di Antonioni, il declino del genere poliziesco sembrò coincidere un po' con quello della sua lunga carriera, ma dopo un periodo di scarse apparizioni in pellicole non indimenticabili, all'inizio degli anni novanta tornò negli Stati Uniti stabilendosi a Miami Beach, in Florida, per partecipare, sia pure per parti minori, a film diretti da noti registi americani come Abel Ferrara, Tony Scott, Sydney Pollack, Oliver Stone, Steven Spielberg, Steven Soderbergh, Andy García e in varie produzioni teatrali e televisive.
Sempre per il grande schermo lavora inoltre con il cineasta messicano Alfredo De Villa (Washington Heights, 2002; Fugly!, 2014) e con quello peruviano Luis Llosa, vestendo per quest'ultimo i panni del dittatore dominicano Rafael Leónidas Trujillo in La fiesta del chivo (2005), tratto dall'omonimo romanzo di Mario Vargas Llosa, cugino del regista.
Dopo un'assenza di vent'anni nel 2010 è tornato in Italia per girare il film Roma nuda di Giuseppe Ferrara, dove interpreta il ruolo di un funzionario di polizia in pensione, oltre che ad essere co-sceneggiatore. La pellicola resta inedita tranne che per la proiezione privata avvenuta a Roma nel 2012.[7] Doveva essere presente nella sezione "Back to Life", il 30 novembre, come anteprima per il 41° Torino Film Festival; e successivamente l'8 dicembre fra gli eventi speciali della XXII edizione del Festival del cinema di Porretta Terme;[8] ma il produttore lo ha ritirato il 25 novembre 2023.[9]
Nel 2014 è protagonista del documentario The Cuban Hamlet - Storia di Tomas Milian, diretto da Giuseppe Sansonna, in cui l'attore ritorna dopo cinquantotto anni nella sua Cuba, lasciata nel 1956, intervistato sull'onda dei ricordi e delle emozioni provocategli dal suo rientro alla natia L'Avana.[6] L'8 ottobre dello stesso anno, dopo una lunga gestazione, esce la sua autobiografia Monnezza amore mio, scritta con la collaborazione di Manlio Gomarasca. Una settimana dopo riceve il Marc'Aurelio Acting Award alla carriera alla Festa del Cinema di Roma. Tomas Milian ha sempre dichiarato un grande amore per Roma e per i romani.
Carriera musicale
Nel 1966 Tomas Milian tentò anche l'avventura musicale con una piccola band, Tomas Milian Group, composta da sei giovanissimi romani: Ray Lovelock (che in seguito diventerà un famoso attore) voce, Maurizio Luzi (chitarra solista), Aldo Colangelo detto "Fido" (tastiere, voce), Mario Piccinno (batteria), Romeo Piccinno (chitarra e voce), Peppe Colella (basso, strumenti vari, voce). Il gruppo ha pubblicato singoli come La piazza, Presto presto scusa scusa, Un libro, una storia e una cover di A Whiter Shade of Pale, che ebbe molto successo in giro per i Piper Club d'Italia, ma che non venne mai pubblicata.
Partecipò inoltre come ospite d'onore a spettacoli musicali[Quando?] quali Il canzoniere minimo di Giorgio Gaber e interpretò le canzoni dei titoli di testa di Corri uomo corri e La vittima designata, oltre a Ay Amor di Caetano Veloso in Washington Heights.
Morte
Il 22 marzo 2017, a 84 anni, fu trovato morto in casa a Miami per un ictus.[4]Dopo il funerale, celebrato in forma privata, è stato cremato e le sue ceneri riposano a New York accanto ai resti della moglie.[senza fonte]
Vita privata
Nel 1964 sposò Margherita Valetti, da cui lo stesso anno ebbe Tomas Milian Jr.. Rimase vedovo[2] nel 2012.
Nelle versioni in italiano dei suoi film Milian è stato doppiato da:
Ferruccio Amendola in Milano odia: la polizia non può sparare, La polizia accusa: il Servizio Segreto uccide, Il giustiziere sfida la città, Roma a mano armata, Squadra antiscippo, Pazzi borghesi, Il trucido e lo sbirro, Squadra antifurto, Liberi armati pericolosi, Il cinico, l'infame, il violento, La banda del trucido, Messalina, Messalina!, Squadra antitruffa, Il figlio dello sceicco, La banda del gobbo, Squadra antimafia, Squadra antigangsters, Assassino sul Tevere, Il lupo e l'agnello, Delitto a Porta Romana, Manolesta, Uno contro l'altro, praticamente amici, Delitto al ristorante cinese, Delitto sull'autostrada, Il diavolo e l'acquasanta, Delitto in Formula Uno, Delitto al Blue Gay
Pino Colizzi in Banditi a Milano, Non si sevizia un paperino, Salomè, Revenge - Vendetta, Voglia di vivere
Massimo Turci in Il tormento e l'estasi, The Bounty Killer, Se sei vivo spara, Sentenza di morte
Pino Locchi in La resa dei conti, Faccia a faccia, Corri uomo corri, La lunga notte di Tombstone
Cesare Barbetti in La notte brava, Una Casa a Roma, The Yards, Traffic
Paolo Ferrari in I delfini, Un giorno da leoni, Dove vai tutta nuda?
Giuseppe Rinaldi in Le soldatesse, King David, Money - Intrigo in nove mosse
Sergio Tedesco in Giorno per giorno, disperatamente, Amistad
Negli altri film si è doppiato da se, anche per il suo accento che si prestava molto bene soprattutto per i ruoli di messicano (nel film Tepepa per esempio) cantando spesso all'interno del film stesso (come nel film Ci risiamo, vero Provvidenza?).
^Secondo alcuni il suo nome intero sarebbe Tomás Quintin Rodriguez-Varona Milian Salinas De La Fé y Alvarez De La Campa[2] mentre per altre fonti sarebbe Tomas Quintin Rodriguez Milian Solinas, De Varona De La Fé, Strada Alvarez De La Campa, Betancur.[3]
Fonti
^Tomas Milian, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 19 agosto 2017.
^abcBiografia, su tomasmilian.it. URL consultato il 21 agosto 2017.
Gordiano Lupi, Il trucido e lo sbirro, Roma, Edizioni Profondo Rosso, 2001, ISBN88-89084-50-2.
Daniele Magni e Silvio Giobbio, Ancora più... Cinici infami e violenti - Dizionario dei film polizieschi italiani anni '70, Milano, Bloodbuster Edizioni, 2010, ISBN978-88-902087-4-4.
Giorgio Navarro, Er Cubbano de Roma, Firenze, Edizioni IME, 1999, ISBN88-900359-2-7.
Paolo Spagnuolo, Milano odia. La polizia non può sparare. Storia di un cult nell'Italia degli anni settanta, Milano, Milieu, 2018, ISBN978-8831977012.
Alessandro Ticozzi, Identificazione di un attore: il cinema d'autore di Tomas Milian, Ravenna, Edizioni SensoInverso, 2018, ISBN978-88-6793-360-0.