Oggi voglio parlarvi di Sulodexide. Questo argomento è della massima importanza e attualità oggi, poiché ha un impatto significativo sulle nostre vite. In questo articolo esploreremo diversi aspetti legati a Sulodexide, dalla sua origine al suo impatto sulla società. Inoltre, esamineremo come Sulodexide si è evoluto nel tempo e quali implicazioni ha per il futuro. Senza dubbio, Sulodexide è un argomento che merita la nostra attenzione e riflessione, quindi invito tutti a continuare a leggere per scoprire di più su questo entusiasmante argomento.
Sulodexide | |
---|---|
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C12H17N5O4 |
Numero CAS | |
Codice ATC | B01 |
PubChem | 14366984 |
SMILES | CNc1ncnc2c1ncn2C1OC(CO)C(O)C1OC |
Indicazioni di sicurezza | |
Sulodexide è un farmaco costituito da una mistura purificata di glucosamminoglicani composti all'80% da eparine a basso peso molecolare e dermatan solfato al 20%. Può essere somministrato sia per via orale che per via parenterale. Sulodexide fa anche parte di numerosi preparati per uso topico che si utilizzano in caso di traumatismi minori, ematomi ed infiammazione vascolare non generalizzata.
Il basso peso molecolare di entrambe le frazioni che costituiscono sulodexide ne consente un ampio assorbimento orale rispetto all'eparina non frazionata. Gli effetti farmacologici di sulodexide si differenziano rispetto a quelli di altri glicosaminoglicani e si caratterizzano principalmente per una emivita prolungata ed un effetto ridotto e clinicamente poco significativo sui parametri della coagulazione e di sanguinamento.[1] Per la presenza di entrambe le frazioni di glicosaminoglicani, sulodexide potenzia contemporaneamente l'attività anti-proteasi sia dell'antitrombina III che del cofattore II dell'eparina.[2]
Il composto è utilizzato nella profilassi e nel trattamento di patologie tromboemboliche vascolari periferiche, nella malattia cerebrovascolare e nella nefropatia diabetica.[3][4][5]
Viene anche utilizzato come ipolipidemizzante. Ricerche recenti hanno evidenziato un suo effetto benefico, in modelli animali, sulle lesioni da riperfusione.[6]
Quando viene associata alla melatonina, sulodexide si è dimostrata un'ottima opzione di trattamento per quei pazienti che soffrono di tinnito ed acufeni di origine centrale o neurosensoriale.[7][8]