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Pulsatilla (Mill., 1754) è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Ranunculaceae, diffuso nell'intero emisfero boreale[1].
Il genere Pulsatilla, è composto da 42 specie di piante erbacee perenni originarie delle praterie del Nord America, Europa e Asia.
Diverse specie sono usate come piante ornamentali a causa delle loro foglie finemente incise, dei fiori solitari a forma di campana e dei frutti piumosi[2]. La parte vistosa del fiore è fatta di sepali modificati, non di petali.
All'interno del genere Pulsatilla sono attualmente incluse le seguenti 42 specie[1]:
Il genere Pulsatilla fu descritto per la prima volta nel 1754 da Philip Miller. La specie tipo è Pulsatilla vulgaris.
In Italia sono presenti[3]:
Pulsatilla patens hirsutissima è il fiore di stato del South Dakota, negli Stati Uniti. Pulsatilla vulgaris è il fiore delle contee dell'Hertfordshire e del Cambridgeshire in Inghilterra. Pulsatilla vernalis è il fiore della contea di Oppland, Norvegia.
Pulsatilla è una pianta tossica. Un uso improprio può portare a diarrea, vomito e convulsioni[4], ipotensione e coma. Pulsatilla non deve essere assunta durante la gravidanza né durante l'allattamento[5].
Alcuni componenti di alcune specie di Pulsatilla (P. koreana) hanno azione citotossica e sono stati studiati per un potenziale uso antitumorale[6].
Gli indiani piedi neri lo usavano per indurre aborti e parto.
Nella medicina omeopatica la pulsatilla viene indicata nel caso di depressione, nella cistite, nei disturbi gastrici, nell'otite e nei disturbi del sonno.[7]
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