In questo articolo esploreremo l'affascinante mondo di Musepack, un argomento che ha catturato l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Dalle sue origini fino alla sua influenza sulla società odierna, Musepack è stato oggetto di studi e analisi approfonditi. Nel corso della storia, Musepack ha svolto un ruolo cruciale in vari campi, dalla cultura alla politica, dalla scienza alla tecnologia. Attraverso questo articolo cercheremo di far luce sui misteri e sulle complessità che circondano Musepack, offrendo una panoramica completa che consenta ai nostri lettori di comprenderne meglio l'importanza e l'impatto sul mondo moderno.
Musepack o MPC | |
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Estensione | .mpc, .mp+, .mpp
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Tipo MIME | audio/x-musepack
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Sviluppatore | Musepack Development Team |
Licenza | LGPL, Licenze BSD |
Ultima versione | SV8 (2011 agosto 10 | )
Tipo | Compressione audio |
Compressione | Lossy |
Estensione di | MP2 |
Formato aperto? | Sì |
Sito web | www.musepack.net |
Musepack (o MPC) è un formato di compressione audio open source a perdita di dati (lossy). Presenta molte analogie con lo standard MP3, ma la sua qualità è migliore a parità di bitrate. È noto anche come MPEGplus, MPEG+ o MP+.
Le origini di MPC risalgono al 1997, quando Andree Buschmann iniziò a lavorare a questo progetto. In seguito è stato portato avanti da Frank Klemm, viene curato dal Musepack Development Team (MDT) con il contributo dello stesso Frank Klemm. I codec sono disponibili sulle piattaforme Microsoft Windows, Linux e macOS, assieme ai plugin per un buon numero di programmi.
In passato, Musepack è stato sospettato di violare svariati brevetti software (MP2, PNS, subband)[1]. Secondo gli sviluppatori, tutto il codice brevettato è stato ormai rimosso; secondo altri è presente una violazione del brevetto PNS.[2]
Musepack è ottimizzato principalmente per l'encoding con un bitrate di 175–185 kb/s. Pochissimi miglioramenti sono stati fatti per i bitrate inferiori (come 128 kb/s). Nonostante tutto, numerosi test hanno verificato una buona resa in tutti i livelli di bitrate.
Il più indicativo è avvenuto nel 2004: una serie di prove d'ascolto condotte con il metodo del "doppio cieco" [3][4] ha dimostrato che Musepack e Ogg Vorbis erano i due migliori codec per la compressione con bitrate attorno a 128 kbit/s, battendo MP3, AAC, WMA e ATRAC.