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Francesco Biasin vescovo della Chiesa cattolica | |
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Agens eorum vitam per fratres | |
Titolo | Barra do Piraí-Volta Redonda |
Incarichi attuali | Vescovo emerito di Barra do Piraí-Volta Redonda (dal 2019) |
Incarichi ricoperti |
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Nato | 6 settembre 1943 a Terrassa Padovana |
Ordinato presbitero | 20 aprile 1968 |
Nominato vescovo | 23 luglio 2003 da papa Giovanni Paolo II |
Consacrato vescovo | 12 ottobre 2003 dal vescovo Bernardino Marchió |
Francesco Biasin (Terrassa Padovana, 6 settembre 1943) è un vescovo cattolico e missionario italiano, dal 13 marzo 2019 vescovo emerito di Barra do Piraí-Volta Redonda.
Francesco Biasin è nato ad Arzercavalli di Terrassa Padovana il 6 settembre 1943 da Attilio e Vittoria Lazzarin.[1][2]
Ha studiato presso il seminario minore e poi in quello maggiore di Padova.[1][2] Dal 1969 al 1971 ha seguito il corso di specializzazione in catechesi presso i salesiani a Milano.[2] Nel 1972 ha frequentato un corso di spiritualità sacerdotale presso la scuola sacerdotale dei focolari a Frascati.[1]
Il 20 aprile 1968 è stato ordinato presbitero per la diocesi di Padova.[1][2] In seguito è stato vicario parrocchiale della parrocchia di San Bartolomeo apostolo a Fossò, assistente ecclesiastico dell'Azione Cattolica del vicariato e professore di religione nelle scuole statali dal 1968 al 1972.[2]
Nel 1972 è stato inviato nella diocesi di Petrópolis, in Brasile, come missionario fidei donum.[1][2] Ha prestato servizio come parroco di San Sebastiano a Duque de Caxias dal 1972 al 1985; parroco della cattedrale di San Pietro d'Alcantara a Petrópolis; vicario generale di Duque de Caxias e membro dell'équipe dirigente della commissione regionale dei presbiteri della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile dal 1985 al 1990; vicario parrocchiale di Nossa Senhora da Guía nella diocesi di Itaguaí nel 1990; direttore spirituale e professore di pastorale e teologia spirituale nel seminario interdiocesano "Paolo VI" a Nova Iguaçu dal 1991 al 2003; vicario generale della diocesi di Itaguaí dal 1991 al 1998; coordinatore diocesano per la pastorale della diocesi di Itaguaí dal 1991 al 2002; parroco di Santa Teresina a Itaguaí dal 1994 al 2000; amministratore diocesano di Itaguaí nel 1998; coordinatore, professore ed animatore del corso di iniziazione alla teologia per i laici della diocesi di Itaguaí dal 1998 al 2000 e parroco di Nossa Senhora da Guía a Mangaratiba dal 2001 al 2003.[2]
Rientrato in Italia, nei quattro mesi precedenti alla nomina episcopale ha ricoperto gli incarichi di responsabile dell'ufficio missionario diocesano e di direttore diocesano delle Pontificie Opere Missionarie.[1][2]
Il 23 luglio 2003 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Pesqueira.[1][2] Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 12 ottobre successivo nella piazza della cattedrale di Sant'Agata a Pesqueira dal vescovo di Caruaru Bernardino Marchió, co-consacranti il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo e il vescovo emerito di Itaguaí Vital João Geraldo Wilderink.[2]
Nel settembre del 2009 ha compiuto la visita ad limina.
L'8 giugno 2011 papa Benedetto XVI lo ha nominato vescovo di Barra do Piraí-Volta Redonda.[2] Ha preso possesso della diocesi il 28 agosto successivo.[3]
Il 27 ottobre 2012 lo stesso pontefice lo ha nominato membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.[4]
Il 13 marzo 2019 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età.[5]
In seno alla Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile è presidente della commissione speciale per i vescovi emeriti dall'aprile del 2019.[6] In precedenza è stato presidente della commissione per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso dall'11 maggio 2011 al 2015.
Dal 4 dicembre 2023 al 22 febbraio 2025 ha ricoperto l'ufficio di amministratore apostolico di Corumbá.
La genealogia episcopale è: