Oggi Elly Ney continua ad essere un argomento di grande attualità e interesse per la società. Con l'avanzamento della tecnologia e della globalizzazione, Elly Ney è diventato un argomento di discussione sempre più frequente in diversi ambiti, dalla politica alla cultura popolare. Il suo impatto e la sua portata coprono un ampio spettro di aspetti della vita quotidiana, rendendolo un argomento di studio e riflessione costante. In questo articolo esploreremo diverse prospettive e approcci relativi a Elly Ney, con l’obiettivo di comprendere meglio la sua influenza oggi e la sua proiezione nel futuro.
Elly Ney (Düsseldorf, 27 novembre 1882 – Tutzing, 31 marzo 1968) è stata una pianista tedesca, nota interprete dell'opera di Beethoven.
Nata a Düsseldorf, si avvicinò alla musica romantica e classica sin dall'infanzia, incoraggiata dalla nonna a studiare il pianoforte. Studiò a Colonia, dove fu allieva di Isodor Seiss e Karl Bötcher e, dopo aver vinto il Mendelssohn-Stipendium nel 1901, si trasferì a Vienna per studiare brevemente con Teodor Leszetycki e poi con Emil von Sauer. Insegnò al Conservatorium der Musik in Coeln per tre anni prima di intraprendere la carriera concertistica, che nel 1923 la portò a fondare l'Elly Ney Trio insieme al violinista Wilhelm Stross e al violoncellista Ludwig Hoelscher; il trio avrebbe collaborato con Florizel von Reuter e Walter Trampler per alcune incisioni discografiche.
Nel 1937 si iscrisse al partito nazista, diventando un membro onorario della Lega delle ragazze tedesche;[1] durante il secondo conflitto mondiale fu insignita della croce al merito di guerra di II classe per il suo supporto alle truppe.[2] Al termine della guerra il suo fervente antisemitismo e sostegno ai nazisti pose freno alla sua carriera e le fu impedito di esibirsi a Bonn. Avrebbe abiurato i suoi ideali nazisti soltanto nel 1952,[3] il che facilitò il ritorno sulle scene negli ultimi anni della sua carriera. Il suo sostegno entusiasta degli ideali nazisti avrebbe però offuscato per sempre la sua reputazione:[4] la cittadinanza onoraria di Tutzing, città ove morì ottantacinquenne nel 1968,[5] le fu revocata dopo la morte proprio a causa del suo passato scomodo.[6]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12494112 · ISNI (EN) 0000 0000 8092 0229 · CERL cnp02033583 · Europeana agent/base/14912 · LCCN (EN) n81132063 · GND (DE) 118587552 · BNE (ES) XX1013100 (data) · BNF (FR) cb13927209w (data) · J9U (EN, HE) 987007459049805171 |
---|