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E.G. Marshall nella serie televisiva I nuovi medici (1970)
Di origini tedesche, era il figlio di Hazel Irene Cobb (1892–1975) e di Charles G. Grunz (1882–1959).[1]
Volto noto del piccolo e grande schermo, nacque in una cittadina del Minnesota e adottò il nome d'arte di E.G. Marshall senza mai chiarire cosa significassero le sigle E.G. del nome proprio, anche se si suppone siano le iniziali dei suoi veri nome e cognome. Sposato 3 volte, ebbe 7 figli. Si avvicinò alla recitazione interpretando, grazie alla corporatura massiccia e al volto severo, personaggi autoritari e inflessibili. Più conosciuto in patria che all'estero, lo si ricorda principalmente per la sua interpretazione di uno dei 12 personaggi protagonisti del dramma giudiziario La parola ai giurati (1957). Divenne famoso negli anni sessanta per aver dato vita al personaggio dell'avvocato difensore Lawrence Preston nella serie televisiva La parola alla difesa, che gli valse due Emmy Award come miglior interprete protagonista (1962 e 1963).
Attivo nel cinema più in ruoli di caratterista che di attore protagonista, ebbe maggior risalto in TV negli anni settanta, grazie al personaggio del Dr. David Craig nella serie I nuovi medici; nel 1974 divenne una voce famosa nel programma radiofonico CBS Radio Mystery Theater (1974-1982), che tentava di rilanciare i fasti dell'età dell'oro della radio americana con un programma notturno. Marshall era l'ospite principale che intratteneva il pubblico e partecipò al programma per i primi 7 anni di radiodiffusione. In età avanzata ebbe modo di lavorare con registi come Oliver Stone in Gli intrighi del potere - Nixon (1995), nella parte del generale John Newton Mitchell, implicato nello scandalo Watergate, e Clint Eastwood, che in Potere assoluto (1997) gli ritagliò su misura il ruolo di un uomo d'affari politicamente influente.