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Barbara comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Massimo Chiù (lista civica) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 43°34′50.7″N 13°01′28.63″E |
Altitudine | 219 m s.l.m. |
Superficie | 11,04 km² |
Abitanti | 1 258[1] (31-12-2024) |
Densità | 113,95 ab./km² |
Comuni confinanti | Arcevia, Castelleone di Suasa, Corinaldo, Ostra Vetere, Serra de' Conti |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 60010 |
Prefisso | 071 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 042004 |
Cod. catastale | A626 |
Targa | AN |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona D, 1 957 GG[3] |
Nome abitanti | barbaresi |
Patrono | santa Barbara |
Giorno festivo | 4 dicembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Barbara è un comune italiano di 1 258 abitanti[1] della provincia di Ancona nelle Marche.
Il centro storico di Barbara si articola su due alture di una tipica dorsale collinare marchigiana, allungata tra i fiumi Misa e Nevola.
Il comune di Barbara affonda le sue radici storiche ed onomastiche nell'epoca dell'invasione dei Longobardi: verso la fine del VI secolo un avamposto di questo popolo germanico — "barbaro", cioè straniero — si insediò qui, ai confini con il territorio della città bizantina di Senigallia, in posizione intermedia e dominante fra le antiche città romane di Ostra e Suasa, ormai abbandonate.
Dopo la disfatta longobarda ad opera dei Franchi nel 774, con l'istituzione del Sacro Romano Impero il territorio venne indemaniato. Successivamente, trasformato in feudo ecclesiastico, è affidato all'abbazia benedettina di S. Maria di Sitria, fondata agli inizi del sec. XI sulle pendici del Monte Catria dal santo monaco riformatore Romualdo da Ravenna. Nel 1257 si eresse in comune (Universitates Comunis Castris Barbara) e fece un patto di alleanza con il vicino comune di Jesi. Con la promulgazione delle costituzioni egidiane venne classificata Terra minore delle città e terre Marchigiane con 100 fuochi.[senza fonte]) Nel 1433 si sottomise a Braccio da Montone.[senza fonte] Nel 1461 respinse l'assedio di Sigismondo Malatesta[senza fonte]; nel 1533 si dotò di propri statuti[senza fonte].
Neanche il nuovo comune, costituitosi nel 1257 grazie al protettorato jesino, riuscirà a sciogliere i vincoli vassallatici, che perdureranno fino alla costituzione del Regno d'Italia, per tutta l'età moderna, periodo nel quale il paese di Barbara diventerà la sede amministrativa degli estesi possessi dell'abbazia, ormai trasformata in commenda ed affidata dal 1453 ai cardinali delle più importanti famiglie dello Stato Pontificio, come i Cesi, i Barberini, gli Albani.
Lo stemma del Comune di Barbara si blasona:
La torre è uno degli attributi della patrona santa Barbara, oltre a rappresentare il castello e la cinta muraria che protegge la città dal XV secolo.[4]
Il gonfalone è un drappo di giallo bordato d'azzurro.
Abitanti censiti[6]
Il paese è fornito di un asilo dell'infanzia, di una scuola elementare e di un oratorio per il ritrovo dei giovani.
Il centro storico si articola su due alture di una dorsale allungata tra i fiumi Misa e Nevola. A monte sorge il castello, verso il mare, al di là del fossato e del ponte levatoio frapposto, si estendeva il borgo munito di una cinta difensiva culminante in una propaggine occidentale chiamata Castellaro, probabilmente perché costituiva il sito più antico ed elevato e perché fruiva di rudimentali fortificazioni: un terrapieno ed una palizzata. Gli stessi ipogei o grotte del Castellaro costituiscono gallerie e vani sotterranei scavati nella roccia arenaria non solo per la conservazione delle derrate alimentari, ma anche a scopo di riparo o di via di fuga verso il fossato ed il castello durante gli assedi, come nel caso del sotterraneo murato del palazzo Bùfera, sede del ristorante tipico 'L Castellaro.
Il borgo medievale si allunga in un pendio o declivio, la quale scende dal castello alla chiesa neoclassica dell'Assunta ripartita in due strade parallele, denominate nel dialetto locale Piazza e Piazzetta. La Piazzetta, via più ristretta ed aristocratica, sale dalla Costarella, ripida china affiancata al monumentale tempio mariano, per confluire nello Spalmento, l'attuale piazza Cavour antistante al castello. Sulla destra, i vicoli, caratteristiche viuzze popolari del Castellaro, delimitano due palazzi affacciati sulla strada e rispettivamente appartenuti nel primo Ottocento alle famiglie signorili Leli e Bufera. Passeggiando lungo le declinanti vie del paese in una gradevole visita, si possono idealmente ripercorrere gli sviluppi urbanistici del centro abitato nel corso dei secoli: partendo dal castello medievale e dal sottostante borgo cinquecentesco, passando per l'attuale Borgo Mazzini — sviluppatosi nell'Ottocento con il nome di Borgo San Francesco — si perviene prima alle "Case Nove" d'inizio Novecento, odierna via Vittorio Veneto, poi al moderno quartiere di via Fratelli Kennedy.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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14 giugno 1985 | 5 giugno 1990 | Fabio Brunetti | Partito Socialista Italiano | Sindaco | [7] |
5 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Claudio Sabbatini Peverieri | Partito Socialista Democratico Italiano | Sindaco | [7] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Mario Capotondi | Lista civica | Sindaco | [7] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Mario Capotondi | Lista civica | Sindaco | [7] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Raniero Serrani | Lista civica | Sindaco | [7] |
8 giugno 2009 | 25 maggio 2014 | Raniero Serrani | Lista civica | Sindaco | [7] |
25 maggio 2014 | 27 maggio 2019 | Raniero Serrani | Famiglia Progresso Paesanità | Sindaco | [7] |
27 maggio 2019 | 10 giugno 2024 | Riccardo Pasqualini | Viva Barbara viva | Sindaco | [7] |
10 giugno 2024 | in carica | Massimo Chiù | Insieme per Barbara | Sindaco | [7] |
La squadra di calcio denominata Ilario Lorenzini Barbara milita in Promozione e i colori sociali sono il giallo ed il blu. Ha disputato un torneo di Eccellenza Marche. Nel 2023 è stato aggiunto il nome Monserra ASD ILARIO LORENZINI BARBARA MONSERRA mantenendo mantenendo stessa matricola stessa sede e stesso campo di calcio (Stadio Civico Barbara) colori sociali Blu Bianco Rosso Gestisce anche il campionato juniores che ufficialmente gioca al comunale di Montecarotto e il campionato allievi che giocano al comunale di Serra de Conti.