Vác è un argomento che ha generato interesse e dibattiti nel tempo. È diventato argomento di discussione in diversi ambiti, dalla politica alla scienza. Il suo impatto sulla società è stato significativo e la sua rilevanza continua a essere motivo di analisi e riflessione. In questo articolo esploreremo le diverse prospettive e approcci relativi a Vác, con l'obiettivo di fornire una visione completa e obiettiva su questo argomento. Inoltre, esamineremo la sua evoluzione nel corso degli anni e la sua influenza oggi.
Vác comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Ungheria Centrale |
Contea | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Fördős Attila |
Territorio | |
Coordinate | 47°46′35″N 19°08′14″E |
Altitudine | 146 m s.l.m. |
Superficie | 61,63 km² |
Abitanti | 34 115 (2010) |
Densità | 553,55 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 2600 |
Prefisso | 27 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice KSH | 24934 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Vác (pronuncia: , in italiano Vaccia, in tedesco Waitzen, in slovacco Vacov) è un'antica città ungherese della contea di Pest, sede episcopale cattolica (la più estesa, e fino al 1993 anche la più popolosa, diocesi d'Ungheria), che sorge sulla riva sinistra del Danubio a 32 km a nord di Budapest e all'inizio dell'Ansa del Danubio.
Tracce di insediamenti preistorici e protostorici sono stati rinvenuti nella città e nei dintorni. Stefano I (S.to Stefano, il fondatore dello Stato ungherese) vi stabilì una delle prime diocesi d'Ungheria nel X secolo, che, già nella prima metà dell'XI secolo, aveva una propria cattedrale in stile romanico, fortificata. Re Geza I, vi fece la propria sede e vi fu sepolto. Fu re Béla IV che dopo la distruzione della città da parte dei tartari costruì la fortezza. La città si sviluppò a tal punto che nel XIV secolo il marco d'argento di Vác era una valuta corrente a livello nazionale. Nel 1544 anche Vác, come gran parte delle città ungheresi, cadde in mano ai turchi che vi rimasero fino al 1686. I turchi, prima di andarsene, la rasero completamente al suolo, lasciando fuori dal terreno solo una torre delle mura civiche che ancora è visibile, oggi chiamata "torre aguzza". Dopo la cacciata dei turchi, Vác si trasformò, grazie all'opera del vescovo italiano Cristoforo Migazzi, in una bella città barocca e tale è tuttora.
A Vác vi era una città ecclesiastica, oggi quartiere, il cui centro è Konstantin tér, la piazza (dedicata al vescovo Konstantin Schuster, 1886 - 1899) dove si erge la Cattedrale dell'Assunzione, costruita tra 1761 e 1772. La facciata della chiesa è decorata da imponenti colonne corinzie ed è considerata uno dei modelli del classicismo ungherese. Le sei sculture sull'attico sono di Josef Bechert. Gli affreschi della cupola sono stati dipinti da Anton Maulbertsch. Il vescovo Migazzi, che aveva commissionato l'affresco dell'altare maggiore, la Visitazione, lo aveva poi fatto ricoprire perché non era di suo gusto; l'affresco è tornato alla luce solo in occasione di recenti lavori di restauro. Il tesoro della chiesa conserva, tra l'altro, la croce del vescovo Migazzi ed un piviale dell'epoca dell'imperatrice-regina Maria Teresa.
File:
In italiano desueto conosciuta talvolta come Vaccia,[2] in latino come Vacium.[senza fonte]
Controllo di autorità | VIAF (EN) 152163618 · SBN LO1L003824 · LCCN (EN) n83173252 · GND (DE) 4398075-2 · BNF (FR) cb12389849b (data) · J9U (EN, HE) 987007559978405171 |
---|