In questo articolo esploreremo in modo approfondito il tema Tito Boeri, esaminando le sue origini, il suo impatto sulla società contemporanea e la sua rilevanza in diversi ambiti della vita quotidiana. Per comprendere meglio questo fenomeno, approfondiremo la sua storia, analizzeremo diverse prospettive e daremo voce agli esperti del settore. In queste pagine invito il lettore a riflettere su Tito Boeri da varie prospettive e a mettere in discussione le proprie idee preconcette al riguardo. Spero che questo articolo si riveli fonte di conoscenza e ispirazione e che contribuisca ad arricchire il dialogo attorno a Tito Boeri.
Tito Boeri | |
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Presidente dell'INPS | |
Durata mandato | 24 dicembre 2014 – 14 febbraio 2019 |
Predecessore | Antonio Mastrapasqua |
Successore | Pasquale Tridico |
Dati generali | |
Titolo di studio | dottorato di ricerca |
Università | Università di New York e Università commerciale Luigi Bocconi |
Professione | Docente universitario |
Tito Michele Boeri (Milano, 3 agosto 1958) è un economista italiano, presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale dal 24 dicembre 2014 al 16 febbraio 2019[1][2][3].
Figlio del neurologo Renato Boeri e dell'architetta Cini Boeri, fratello di Sandro e di Stefano, rispettivamente giornalista e architetto, si è laureato in Economia nel 1983 presso l'Università Bocconi, dove in seguito è stato docente ordinario e prorettore per la ricerca.[4] Nel 1990 ha ottenuto il dottorato di ricerca in economia alla New York University. Nell'università milanese è stato il primo professore a introdurre un corso interamente in lingua inglese.
Professore ordinario di economia del lavoro, svolge le proprie attività di ricerca presso l'IGIER dell'Università Bocconi. È stato direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti, istituzione volta a promuovere la ricerca nel campo della riforma dei sistemi di welfare e dei mercati del lavoro in Europa, fino al momento della sua nomina a presidente dell'INPS.
È stato consulente del Fondo monetario internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione europea e del governo italiano, nonché senior economist all'OCSE dal 1987 al 1996. È inoltre research fellow del CEPR, del William Davidson Institute dell'Università del Michigan, del Netspar dell'Università di Tilburg e dell'IZA - Institut zur Zukunft der Arbeit (Istituto per il Futuro del Lavoro) a Bonn. È membro del Consiglio della European Economic Association.
Ha collaborato con Il Sole 24 Ore, La Stampa e poi la Repubblica. Con il contributo di altri economisti, tra i quali Pietro Garibaldi, ha fondato i siti lavoce.info (rivista online su cui si confrontano le opinioni sull'economia italiana e internazionale) e Voxeu.org, ed è direttore scientifico del Festival dell'economia di Trento.
Il Consiglio dei Ministri del 24 dicembre 2014 lo ha nominato presidente dell'INPS[1], ha continuato la sua carica di presidente fino al 16 febbraio 2019, quando il Governo Conte I lo sostituisce con Pasquale Tridico.
Il 6 giugno 2019 riprende a collaborare con il quotidiano la Repubblica.[5]
Boeri ha sostenuto la necessità di riforma del sistema del mercato del lavoro italiano attraverso l'adozione di diverse misure.
Ha proposto l'introduzione del salario minimo orario e di un contratto unico a tempo indeterminato a tutele progressive per ridurre il precariato e risolvere il dualismo tipico del mercato del lavoro italiano.
Ha perorato, inoltre, l'opportunità di un diritto automatico e uniforme alle prestazioni sociali, in maniera analoga ai sistemi di tutele previsti degli ordinamenti degli altri Paesi europei occidentali.
Le sue tesi sono presentate in vari saggi, oltre che in numerose consulenze televisive.
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