Occhiali scuri

Nel mondo di oggi, Occhiali scuri è un argomento che è diventato sempre più rilevante. Sia a livello personale che professionale, Occhiali scuri ha catturato l'attenzione di un gran numero di persone e ha generato dibattito in diversi settori. Nel corso del tempo, le opinioni e le prospettive su Occhiali scuri si sono evolute, determinando un crescente interesse nel comprenderne appieno l'importanza e l'impatto sulla società. In questo articolo esploreremo nel dettaglio le varie sfaccettature di Occhiali scuri, analizzandone l'impatto in diversi contesti e offrendo una visione esaustiva che ci permetta di comprendere appieno la sua rilevanza nel mondo di oggi.

Occhiali scuri
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaCoez
FeaturingGemitaiz
Pubblicazione18 aprile 2017
Durata4:08
Album di provenienzaFaccio un casino
GenerePop rap
EtichettaUndamento
ProduttoreStabber
RegistrazioneUndamento Studio, Milano
Bunkerino, Roma
FormatiDownload digitale, streaming
Certificazioni
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[1]
(vendite: 25 000+)
Coez - cronologia
Singolo precedente
(2017)
Singolo successivo
(2017)
Gemitaiz - cronologia
Singolo precedente
(2016)
Singolo successivo
(2017)

Occhiali scuri è un singolo del cantante italiano Coez, pubblicato il 18 aprile 2017 come terzo estratto dal quarto album in studio Faccio un casino.[2]

Video musicale

Il video, diretto dagli YouNuts!, è stato reso disponibile in concomitanza con il lancio del singolo attraverso il canale YouTube del rapper ed è unito a quello di Taciturnal.[3]

Tracce

Testi di Coez e Gemitaiz, musiche di Stabber.

  1. Occhiali scuri (feat. Gemitaiz) – 4:08

Note

  1. ^ Occhiali scuri (certificazione), su FIMI. URL consultato il 17 giugno 2018.
  2. ^ Emanuele Camilli, Ascolta "Taciturnal" e "Occhiali scuri", i due nuovi pezzi di Coez, su Spettakolo!, 18 aprile 2017. URL consultato il 21 maggio 2018.
  3. ^ Sandro Giorello, "Taciturnal" e "Occhiali Scuri": due nuovi singoli di Coez in un unico video, su rockit.it, 18 aprile 2017. URL consultato il 21 maggio 2018.

Collegamenti esterni