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Nino Terzo ripreso in un fotogramma del film Mezzanotte d'amore (1970)
Nel 1962 debuttò nel cinema e presto divenne un noto caratterista in commedie e farse all'italiana[3] interpretando, con piccole variazioni, il personaggio che lo aveva reso celebre nell'avanspettacolo, un uomo affetto da balbuzie e atavica afasia, incapace di parlare senza aver prima inspirato ed espirato profondamente.[2] Una macchietta che il comico siciliano, uno dei più popolari d'avanspettacolo e rivista, ha messo a punto all'esordio cinematografico e non ha mai variato, sia che fosse a fianco di Totò (ne I due colonnelli) o che fosse diretto da Carlo Ludovico Bragaglia (I quattro moschettieri), Federico Fellini (I clowns), da Nanni Loy (Café Express) o, addirittura, da Maurizio Nichetti (Il Bi e il Ba).
Nel 1992 abbandonò definitivamente lo spettacolo a causa di seri problemi di salute. Nel 2001 venne intervistato da Marco Giusti, in una puntata di Stracult su Rai 2. Malato da tempo, muore a 81 anni, il 3 maggio 2005 nella sua casa a Marano di Napoli (accudito dalla moglie Mara Mays), dopo aver subito quattro infarti.[3] Riposa nel cimitero di Marano di Napoli.[4]
Filmografia
Nino Terzo ripreso in un fotogramma del film I tre nemici (1962)
^ Stefano Beccastrini, Idea di un'isola: viaggio cinematografico nell'ambiente naturale e culturale della Sicilia, Aska, 2005.
^abc Enrico Lancia, Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano: Gli artisti. Gli attori dal 1930 ai giorni nostri. Volume 3, Gremese Editore, 2003, ISBN8884402697.