Questo articolo affronterà l'argomento Jon Whiteley, che è diventato rilevante in diverse aree e contesti. Fin dalla sua nascita, Jon Whiteley ha suscitato l'interesse e la curiosità di un ampio spettro di pubblico, grazie al suo impatto e al suo background. Nel corso degli anni Jon Whiteley ha generato dibattiti, ricerche e molteplici prospettive che hanno contribuito ad arricchire la conoscenza su questo argomento. Pertanto, è essenziale esplorare a fondo i diversi aspetti legati a Jon Whiteley, nonché le sue implicazioni e ripercussioni sulla società attuale. Attraverso un'analisi approfondita e critica, l'obiettivo è quello di fornire una visione completa e aggiornata di Jon Whiteley, con l'obiettivo di promuovere una riflessione informata e costruttiva su questo fenomeno.
Jon James Lamont Whiteley (Monymusk, 19 febbraio 1945 – 16 maggio 2020[1]) è stato un attore e storico dell'arte britannico.
La carriera di Jon Whiteley iniziò nella natia Scozia nel 1951 quando all'età di sei anni vinse il primo premio all'Aberdeen Music Festival. La vittoria lo portò a debuttare al cinema l'anno successivo con La colpa del marinaio, a cui seguì nel 1953 I confini del proibito; per la sua interpretazione nel ruolo del piccolo Henry vinse l'Oscar giovanile. Dopo la vittoria dell'Oscar recitò in altri tre film tra il 1955 e il 1956 e in un episodio della serie TV Robin Hood nel 1957. Dopo l'apparizione televisiva la madre lo spinse ad abbandonare la recitazione per dedicarsi all'equivalente britannico dell'esame di terza media. La carriera d'attore di Whiteley si concluse definitivamente nel 1966, quando interpretò Louis Mordain in un episodio della serie TV Jericho.[2]
Jon Whiteley si dedicò quindi allo studio della storia dell'arte, conseguendo laurea e dottorato di ricerca all'Università di Oxford. Pubblicò diversi libri sulla pittura francese e in particolare sulle opere di Paul Delaroche (da lui già affrontato nella tesi di laurea e in quella di dottorato), Jean-Auguste-Dominique Ingres, Pierre Puvis de Chavannes e Claude Lorrain.[3] Assunse il ruolo di curatore della Christ Church Picture Gallery. Lavorò all'Ashmolean Museum di Oxford per oltre trent'anni, in particolare come assistente conservatore della collezione di arte occidentale.[4]
Jon Whitely è morto nel maggio del 2020. Con la moglie Linda, anche lei storica dell'arte, aveva messo al mondo due figli.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1260342 · ISNI (EN) 0000 0001 1736 671X · SBN VEAV001063 · LCCN (EN) n77008023 · GND (DE) 188476121 · BNE (ES) XX1794964 (data) · BNF (FR) cb12530131g (data) · J9U (EN, HE) 987007301179105171 · NSK (HR) 000307994 |
---|