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Jean-Baptiste Lemoyne (Parigi, 15 febbraio 1704 – Parigi, 27 luglio 1778) è stato uno scultore e pittore francese del XVIII secolo che lavorò sia in stile rococò che in stile neoclassico. Realizzò statue monumentali per i Giardini di Versailles ma era più noto per i suoi busti espressivi.[1]
Suo padre Jean-Louis Lemoyne, anch'egli scultore, fu il suo primo insegnante. In seguito divenne allievo di un altro importante scultore, Robert Le Lorrain.[2] A volte viene chiamato Jean-Baptiste II Lemoyne o "il giovane" per distinguerlo dallo zio omonimo, un altro scultore, Jean-Baptiste Lemoyne il Vecchio.[1]
Ottenne il prix de Rome, assegnato dall'Académie royale de peinture et de sculpture, ma rimase a Parigi per aiutare il padre divenuto cieco. Divenne membro dell'Accademia nel 1838 e, in seguito, ne divenne il direttore. Come gli altri scultori reali, realizzò statue per i giardini di Versailles. Era un favorito particolare di Madame de Pompadour, l'amante del re e una importante mecenate delle arti. Realizzò una graziosa scultura rococò di Vertumno e Pomona, due personaggi delle Metamorfosi di Ovidio, che era uno dei temi preferiti di Madame Pompadour. La scultura è ora al museo del Louvre. Fece anche uno busto di Madame de Pompadour nei panni di una ninfa. Fece diversi busti di Luigi XV e una statua equestre del re per il cortile della nuova École militaire, ma fu distrutta durante la Rivoluzione francese.[1]
Era particolarmente noto per la qualità dei suoi busti, che catturavano le sfumature fugaci dell'espressione e davano un senso di movimento. I suoi importanti busti-ritratto includono quelli del naturalista René Antoine Ferchault de Réaumur (1751), del pittore Noël-Nicolas Coypel (1760)[1] dello scienziato Fontenelle (a Versailles), di Madame de Pompadour e di Maria Antonietta nel 1771. È considerato il più abile degli scultori rococò francesi.[3]
Tra i suoi allievi vi furono Étienne Maurice Falconet Jean-Baptiste Pigalle e Augustin Pajou.[4]
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