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Di etnia Mohawk, è il primo attore nativo americano ad acquistare ampia notorietà al cinema e alla televisione. La sua fama è legata soprattutto al ruolo di "Tonto", coprotagonista della serie televisiva statunitense Il cavaliere solitario (1949-1957).
Biografia
Nativi americani erano presenti in largo numero come interpreti nei film sin dalle origini[1]. Per ragioni di verosimiglianza si ricercava l'impiego di numerose comparse: guerrieri nelle scene di battaglia ed intere famiglie (inclusi donne, bambini e anziani) a rappresentare le tribù e la vita dei villaggi "indiani". Quando però un personaggio nativo americano assumeva un ruolo di rilievo si preferiva di norma affidarsi ad attori professionisti "bianchi"[2]. Anche Jay Silverheels iniziò la sua carriera al cinema nel 1937 come comparsa con ruoli non accreditati.
Di etnia Mohawk, era figlio di un pluridecorato della prima guerra mondiale. Con una carriera di successo alle spalle come atleta di lacrosse, mise le sue doti atletiche al servizio del cinema. Solo a partire dagli anni cinquanta, tuttavia, si cominciò a dar spazio al cinema e alla televisione ad attori nativi americani, anche in parti di rilievo. Jay Silverheels, Kim Winona e il piccolo Anthony Numkena furono tra i primi cui venne riconosciuto questo ruolo. Prima di loro, solo all'attrice Red Wing (Lillian St.Cyr) era stata offerta una simile opportunità, ma erano gli anni dieci, quando sotto l'influsso del movimento indianista ancora forte era l'interesse etnografico verso i nativi americani.
Silverheels in particolare acquistò enorme popolarità tra il 1949 e il 1957 come "Tonto", coprotagonista in 217 episodi della serie televisiva Il cavaliere solitario (The Lone Ranger) e in tre sequel cinematografici. Nel 1979, Silverheels è stato il primo attore nativo americano ad aver ottenuto una stella nella Hollywood Walk of Fame. Nel suo tempo libero Silverheels allevava e correva con i cavalli. Si sposò nel 1945 e fu padre di tre ragazze e un ragazzo. Morì di ictus nel 1980; venne cremato e le sue ceneri riportate nel luogo di nascita, le riserve indiane delle "Sei Nazioni".