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Isabella d'Asburgo | |
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Regina consorte di Danimarca e Norvegia | |
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In carica | 12 agosto 1515 – 20 gennaio 1523 |
Incoronazione | 12 agosto 1515, Cattedrale di Copenaghen |
Predecessore | Cristina di Sassonia |
Successore | Sofia di Pomerania |
Regina consorte di Svezia | |
In carica | 1º novembre 1520 – 23 agosto 1521 |
Predecessore | Cristina di Sassonia |
Successore | Caterina di Sassonia-Lauenburg |
Altri titoli | Principessa di Castiglia, Léon e Borgogna Arciduchessa d’Austria |
Nascita | Bruxelles, 18 luglio 1501 |
Morte | Gand, 19 gennaio 1526 |
Luogo di sepoltura | Cattedrale di San Canuto, Odense |
Casa reale | Asburgo |
Padre | Filippo I d'Asburgo |
Madre | Giovanna di Castiglia |
Consorte di | Cristiano II di Danimarca |
Figli | Cristiano Giovanni Massimiliano Filippo Dorotea Cristina |
Religione | Cattolicesimo |
Isabella d'Asburgo (Bruxelles, 18 luglio 1501 – Gand, 19 gennaio 1526) nota anche come Isabella, o Elisabetta, d'Austria, di Castiglia, infanta di Spagna, figlia di Filippo il Bello e di Giovanna di Castiglia divenne regina consorte di Danimarca e dell'Unione di Kalmar dopo il suo matrimonio con Cristiano II.
Isabella era la seconda figlia di Filippo il Bello, e di sua moglie, Giovanna di Castiglia.
La sua fortuna, i suoi diritti di successione e le sue connessioni la resero una preziosa pedina nel mercato del matrimonio reale. Il re di Danimarca aveva inizialmente intenzione di sposare la sorella maggiore Eleonora, ma gli Asburgo consideravano Eleonora troppo preziosa per il trono di Danimarca, pertanto, Isabella è stata scelta per il re danese.
Isabella sposò, appena tredicenne, Cristiano II di Danimarca per procura il 11 luglio 1514. Isabella assecondò le ambizioni politiche degli Asburgo verso i paesi nordici. Un anno dopo il matrimonio, l'arcivescovo di Nidaros fu inviato per accompagnarla a Copenaghen; in seguito il matrimonio fu ratificato il 12 agosto 1515.
Incoronata regina di Danimarca con il nome di Elisabetta ebbe, all'inizio, un rapporto poco sereno con Cristiano sia per la diversità della lingua e degli usi sia per la continuazione della relazione, ora adulterina, del marito con la sua amante Dyveke Sigbritsdatter. Anche la madre di Dyveke, Sigbrit Willoms, fu influente a corte e Isabella ebbe meno influenza di entrambe. La tempestiva quanto opportuna morte di Dyveke, nel 1517, forse per un complotto istigato dall'imperatore Massimiliano I, nonno di Isabella, risolse ogni problema coniugale. L'avvelenamento sarebbe avvenuto con il coinvolgimento di un nobile, Torben Oxe, che, nonostante la sua colpevolezza non fosse stata provata, fu condannato a morte.
Nel 1523 gli svedesi si ribellarono contro Cristiano II sotto la guida di Gustavo Vasa che si proclamò re e nel marzo dello stesso anno una sollevazione di nobili danesi pose sul trono di Danimarca suo zio, il duca Federico. Il 13 aprile, considerata perduta la propria causa e avendo capitolato, Cristiano II abbandonò, con la famiglia, la Danimarca per andare, con la nave El León, nei Paesi Bassi ospiti di Margherita d'Asburgo.
Prima della partenza il nuovo re di Danimarca Federico scrisse a Isabella, con la cui famiglia imperiale voleva rimanere in buoni rapporti, una lettera in tedesco, la lingua di Isabella, offrendole di restare in Danimarca sotto la sua protezione e con una ricca pensione. Isabella gli rispose, con una toccante lettera in latino,
Ella dimostrò con la sua decisione la propria lealtà e fedeltà al marito.
Isabella non sarebbe più tornata in Danimarca: la sua salute, già precaria, peggiorò rapidamente. Morì il 19 gennaio 1526 a Zwijnaarde, nei pressi di Gand, all'età di soli venticinque anni.
Isabella e Cristiano ebbero sei figli:
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