Nell'articolo di oggi approfondiremo l'affascinante mondo di Giuliano Mauri. Dalle sue origini alla sua attualità, esploreremo tutti gli aspetti rilevanti di questo argomento. Conosceremo il suo impatto sulla società, la sua influenza in diversi ambiti e le possibili implicazioni future. Attraverso un'analisi esaustiva, scopriremo come Giuliano Mauri sia riuscito a catturare l'attenzione di milioni di persone in tutto il mondo e a lasciare un segno significativo nella storia. Preparati a intraprendere un viaggio alla scoperta e alla conoscenza di Giuliano Mauri.
Giuliano Mauri (Lodi Vecchio, 11 gennaio 1938 – Lodi, 29 maggio 2009) è stato un artista italiano, esponente dell'arte ambientale.
Mauri è noto per le sue installazioni ambientali, definite «architetture naturali», eseguite con rami e tronchi di legno: la sua opera si fonda sul presupposto – legato alla naturale caducità del materiale impiegato – che la natura riempirà i vuoti lasciati dal disfacimento del legno, dando luogo quindi a una sorta di dialogo con l'artista[senza fonte]. Ha preso parte alla Biennale di Venezia nel 1976[1], alla Triennale di Milano nel 1992[senza fonte] e alla Biennale di Penne nel 1994[2][3].
Fra i suoi lavori si annoverano i Mulini, la Scala del Paradiso, il Bosco sull'isola (situato nei pressi della sorgente del Tormo, nel Lodigiano), il Reattore del parco comunale di Carvico, la Casa della memoria di Saint Louis e gli Osservatori estimativi realizzati a Görlitz (Germania) e a Zgorzelec (Polonia). Una sua opera molto nota è la Cattedrale vegetale, costruita del 2001 nell'ambito di Arte Sella; nello stesso anno, l'artista curò la scenografia della Norma rappresentata nello Sferisterio di Macerata. La Voliera per umani del Parco di Monza risale al 2006; due anni più tardi furono portati a compimento l'Anfiteatro della val di Bisenzio a Cantagallo e il Ponte vegetale presso il Castello di Padernello[4].
Nel 2010, come primo omaggio postumo alla produzione di Mauri, fu realizzata una nuova installazione della Cattedrale vegetale; l'opera si trova nel comune di Oltre il Colle, ai piedi del pizzo Arera, nelle Prealpi Bergamasche Centrali[5]. In seguito al maltempo del 29 ottobre 2018 la struttura è stata completamente danneggiata e distrutta da un nubifragio[6]. Nel 2017 fu completata la terza Cattedrale vegetale, sita a Lodi nei pressi del ponte sull'Adda; l'opera fu costruita sotto la direzione artistica dei figli Roberto e Mauro[7][8][9][10] La struttura, in seguito a nubifragi e tempeste abbattutisi nella zona, è stata quasi completamente distrutta e nella primavera del 2019 si è deciso di rimuovere anche le poche colonne rimaste in piedi.[11]
Giuliano Mauri riposa nel cimitero di Riolo, presso Lodi.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 77207535 · ISNI (EN) 0000 0000 7826 5296 · SBN CFIV137325 · LCCN (EN) nr2004000429 · GND (DE) 122870611 · BNE (ES) XX1730625 (data) |
---|