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Comunità montana del Giovo comunità montana | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Capoluogo | Sassello (sede legale) Savona (sede amministrativa) |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 44°28′44″N 8°29′24″E |
Abitanti | |
Comuni | Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Giusvalla, Mioglia, Pontinvrea, Quiliano, Sassello, Stella, Urbe, Vado Ligure, Varazze |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
La Comunità montana del Giovo era un comprensorio montano della Liguria, in provincia di Savona, formato dai comuni di: Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Giusvalla, Mioglia, Pontinvrea, Quiliano, Sassello, Stella, Urbe, Vado Ligure e Varazze.
Per disposizioni collegate alla legge finanziaria 2011 la comunità montana, così come tutte le altre della Liguria, è stata soppressa con la Legge Regionale n° 23 del 29 dicembre 2010[1] e in vigore dal 1º maggio 2011[2].
L'ente locale aveva sede a Savona, nelle funzioni amministrative, e a Sassello come sede legale e l'ultimo presidente, eletto nel 2009, era Aldo Bolla attuale assessore del comune di Urbe.
L'ente era stato istituito dopo le approvazioni delle leggi regionali n° 15 e 27 del 1973, emanate dalla Regione Liguria dopo l'istituzione ufficiale delle Comunità montane con la legge n° 1102 del 3 dicembre 1971.
Con le nuove disposizioni della Legge Regionale n° 6 del 1978 la comunità montana assumeva, direttamente dalla regione, le funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo.
Con la disciplina di riordino delle comunità montane, regolamentate con la Legge Regionale n° 24 del 4 luglio 2008[3] e in vigore dal 1º gennaio 2009, non facevano più parte dell'originaria comunità montana i comuni di Albisola Superiore, Albissola Marina, Bergeggi, Celle Ligure, Quiliano, Vado Ligure e Varazze che avevano delegato la stessa alle funzioni amministrative in materia di agricoltura, sviluppo rurale, foreste e antincendio boschivo.
Dal 1º maggio 2011 l'ente montano è stato soppresso con il trasferimento delle deleghe in materia nuovamente alla Regione e ai comuni interessati.
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