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Cleombroto II | |
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Re Agiade di Sparta | |
In carica | Dal 242 a.C. al 241 a.C. |
Predecessore | Leonida II |
Successore | Leonida II |
Nascita | III secolo a.C. |
Morte | III secolo a.C. |
Casa reale | Agiadi |
Coniuge | Chilonide |
Figli | Agesipoli Cleomene |
Cleombroto II (in greco antico: Κλεόμβροτος?, Kleòmbrotos; III secolo a.C. – III secolo a.C.) fu re di Sparta della dinastia degli Agiadi dal 242 al 241 a.C.
Nobile spartano, Cleombroto sposò Chilonide, figlia del re Leonida II, e fu messo sul trono al posto del suocero nel 242 a.C., dopo la deposizione di questi ad opera dell'eforo Lisandro, che era in accordo con l'altro re Agide IV.[1][2]
Leonida andò in esilio con la figlia fino all'anno successivo, quando tornò a Sparta con l'appoggio della popolazione, scontenta del fatto che i due re non avevano proceduto alla redistribuzione della terra come promesso, e si ri-impossessò del trono, mandando in esilio il genero Cleombroto. Dopo aver nominato nuovi efori, fece uccidere l'altro re Agide IV, fatto senza precedenti nella storia di Sparta.[3]
Plutarco[4] ci racconta come Chilonide, dopo che aveva lasciato il marito per affrontare l'esilio assieme al padre, al loro ritorno a Sparta supplicò Leonida di risparmiare Cleombroto e preferì affrontare di nuovo l'esilio con lui e coi due figli Agesipoli e Cleomene[5] piuttosto che rimanere in patria.
Agesipoli, uno dei due figli di Cleombroto, fu il padre di Agesipoli III, l'ultimo re agìade di Sparta.
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