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Tambre comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Sara Bona (lista civica Al lavoro per Tambre) dal 13-6-2022 |
Territorio | |
Coordinate | 46°08′N 12°25′E |
Altitudine | 922 m s.l.m. |
Superficie | 45,27 km² |
Abitanti | 1 274[2] (31-12-2024) |
Densità | 28,14 ab./km² |
Frazioni | All'O, Benedet, Borsoi, Brolio, Broz, Buraci, Campon, Civit, Col Indes, Federa, Frassenei, Fullin, Lavina, Malolt, Micei, Moretti, Pianon, Pian Canaie, Pian Cansiglio, Pian Osteria, Sant'Anna, Scurzan, Soralavina, Tambruz, Valdenogher, Valmenera, Valturcana, Vivaio[1] |
Comuni confinanti | Alpago, Aviano (PN), Barcis (PN), Budoia (PN), Caneva (PN), Chies d'Alpago, Fregona (TV), Polcenigo (PN) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 32010 |
Prefisso | 0437 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 025060 |
Cod. catastale | L040 |
Targa | BL |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 898 GG[4] |
Nome abitanti | tambresi |
Patrono | santi Ermagora e Fortunato |
Giorno festivo | 12 luglio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Tambre (Tanbre in veneto[5]) è un comune italiano di 1 274 abitanti[2] della provincia di Belluno in Veneto.
Collocato ad un'altitudine di 922 metri s.l.m., il paese di Tambre si trova nella conca dell'Alpago, ai piedi del monte Guslon, e dista circa 10 km dal centro di Farra e dal Lago di Santa Croce. Il territorio comunale comprende una porzione della foresta del Cansiglio e si caratterizza come una zona d'alpeggio, in parte collinare e in parte montuosa, ricoperta in prevalenza di boschi e pascoli.
Il nome Tambre deriverebbe dalla parola "tàmer", che nell'antico dialetto locale indicava il recinto, di sassi o di legno, in cui si rinchiudevano le pecore durante la notte, e che ha dato origine ai toponimi anche di altre località montane venete e friulane.[6][7]
La storia di Tambre non è diversa da quella di altre comunità dell'Alpago ed è strettamente connessa alla limitrofa foresta del Cansiglio (il cosiddetto "Bosco dei Dogi" o "della Serenissima", come è stato significativamente chiamato per sottolinearne la funzione di riserva di legno della Repubblica di Venezia).[8]
La parrocchia di Tambre venne istituita nel 1730, divenendo autonoma da quella più antica di Pieve d'Alpago, e l'attuale chiesa fu consacrata nel 1845.
Alla storia della comunità tambrese è correlata quella della nobile famiglia Fullini di Polcenigo, originaria proprio di Tambre (dove ancora oggi è diffuso il cognome Fullin, nella forma tronca, che è anche il toponimo di una delle frazioni del paese): dall'Alpago infatti, nel XVI secolo, un ramo dei Fullini si spostò nella pianura friulana; un secolo dopo, arricchitisi notevolmente con il commercio e con l'artigianato, essi furono ascritti dalla Serenissima all'aristocrazia locale, ottenendo il titolo di conti, che mantennero sino alla fine del XIX secolo.[9][10]
Dedita soprattutto alla pastorizia, e in particolare all'allevamento del prelibato agnello d'Alpago, la comunità di Tambre si è progressivamente ingrandita nel corso degli ultimi secoli, fino a diventare, più di recente, un'apprezzata meta turistica.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Tambre sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 17 gennaio 1991.[11]
Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di giallo.
La chiesa parrocchiale di Tambre, facente parte della diocesi di Belluno-Feltre, è un pregevole edificio ottocentesco intitolato ai santi Ermagora e Fortunato (martiri aquileiensi ed evangelizzatori dell'Alpago); essa è affiancata da un imponente campanile, simbolo del paese, e conserva al suo interno, fra le altre opere d'arte degne di nota, una Via Crucis realizzata dal pittore bellunese Paolo De Filippi, un'antica statua lignea della Madonna e un tabernacolo che apparteneva in origine alla precedente chiesa (distrutta da una slavina agli inizi dell'Ottocento e sui cui resti è stata edificata quella attuale).
Tra gli edifici ecclesiastici minori delle varie frazioni tambresi e delle località limitrofe (affiliati alle tre diverse parrocchie di Tambre, Spert e Borsoi), sono da ricordare: la chiesa di Sant'Antonio Abate a Broz, la chiesa della Beata Vergine del Carmelo a Pianon, la chiesa di Sant'Osvaldo in Cansiglio, la chiesetta della Madonna di Lourdes a Tambruz e la chiesetta di Sant'Anna nell'omonima località (affiliate alla parrocchia di Tambre); la chiesa di San Matteo o della Madonna della Salute a Valdenogher e la chiesetta della Madonna del Carmine a Sommacosta (affiliate alla parrocchia di Spert); la chiesa parrocchiale di Sant'Osvaldo a Borsoi, la chiesetta dei Santi Fermo e Rustico a Lavina e la chiesetta di San Daniele a Palughetto (affiliate alla parrocchia di Borsoi).
Vicino a Tambre si trova il Giardino botanico alpino "Giangio Lorenzoni", che contiene oltre 700 specie vegetali del massiccio Cansiglio-Cavallo.
Nella frazione di Valdenogher si può visitare la cosiddetta "Casa dell'alchimista"[12], un antico e affascinante edificio (ora museo), la cui storia e la cui funzione sono riconducibili alla misteriosa pratica dell'alchimia.
Nella frazione di Sant'Anna si trova la tanto caratteristica "Casa del libro", realizzata dallo scultore veneziano Livio de Marchi: si tratta di un'abitazione privata in legno dal design molto particolare, i cui elementi principali (le facciate, il tetto, il comignolo, la recinzione) riproducono oggetti e strumenti inerenti alla lettura e alla scrittura (libri, occhiali, matite).
Collocato a oltre 2 000 metri s.l.m., il Rifugio Semenza rappresenta una meta imprescindibile per gli appassionati di escursioni alpinistiche.
Nei pressi di Col Indes, precisamente nella località chiamata Canaie Vecio, si conservano i resti di un antico villaggio cimbro, custode silenzioso della vita rurale delle piccole comunità di origine celtico-germanica che per secoli hanno abitato gli altipiani alpini.
Il pittoresco abitato dei Micei, nell'omonima località, è un piccolo complesso di edifici rurali ottocenteschi, ormai abbandonati, che testimoniano la vocazione pastorale delle famiglie originarie del luogo.
La zona della Valturcana, situata tra Tambre e Cornei, è nota per la leggenda di un fantomatico tesoro nascosto dai Turchi durante la loro ritirata verso il Friuli, ciò che sarebbe all'origine del curioso toponimo.[13]
Abitanti censiti[14]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1813 | 1813 | Angelo Masin | Sindaco | ||
1866 | 1870 | Vincenzo Bona | Sindaco | ||
1870 | 1872 | Giuseppe Donadon | Sindaco | ||
1873 | 1877 | Girolamo Pianon | Sindaco | ||
1877 | 1877 | Vincenzo Bona | Assessore anziano | ||
7 novembre 1877 | 26 settembre 1880 | Vincenzo Bona | Sindaco | ||
5 novembre 1880 | 30 luglio 1899 | Romano Bortoluzzi | Sindaco | ||
2 agosto 1899 | Pellegrino Bona (Rosset) | Sindaco (nomina subito annullata) | |||
8 settembre 1899 | 24 aprile 1920 | Francesco Bona | Sindaco | ||
1920 | 1920 | Lorenzo Stiletto | Commissario prefettizio | ||
3 novembre 1920 | 15 marzo 1924 | Domenico Bona | Sindaco | ||
19 marzo 1924 | gennaio 1926 | Renato Sardo | Commissario prefettizio | ||
11 giugno 1926 | 15 aprile 1935 | Innocente Bona | Podestà | ||
maggio 1935 | Angelo Mazzoran | Podestà | |||
6 agosto 1943 | Marcellino Fullin | Commissario prefettizio | |||
13 aprile 1946 | 5 marzo 1949 | Antonio Bona (Pistor) | Sindaco | ||
5 marzo 1949 | 15 luglio 1950 | Antonio Rinaldo | Sindaco | ||
15 luglio 1950 | 16 giugno 1951 | Giacomo Fullin | Sindaco | ||
16 giugno 1951 | 1960 | Angelo Stiletto | Sindaco | ||
7 dicembre 1964 | Santo Saviane | Sindaco | |||
7 dicembre 1964 | 14 luglio 1970 | Egidio Fiori | Sindaco | ||
14 luglio 1970 | 14 luglio 1975 | Sergio Saviane | Sindaco | ||
14 luglio 1975 | 8 luglio 1980 | Sergio Saviane | Sindaco | ||
8 luglio 1980 | 11 giugno 1985 | Marco Bortoluzzi | Sindaco | ||
11 giugno 1985 | Marco Bortoluzzi | Sindaco | |||
1988 | 1989 | Fiamma Spena | Commissario prefettizio | ||
22 aprile 1989 | 13 giugno 1994 | Eugenio De Demo | DC | Sindaco | [15] |
13 giugno 1994 | 25 maggio 1998 | Marco Bortoluzzi | lista civica | Sindaco | [16] |
25 maggio 1998 | 28 maggio 2002 | Marco Bortoluzzi | lista civica Alleanza per Tambre | Sindaco | [17] |
28 maggio 2002 | 28 maggio 2007 | Claudio Azzalini | lista civica Rinascita | Sindaco | [18] |
28 maggio 2007 | 7 maggio 2012 | Oscar Facchin | lista civica Progetto Tambre | Sindaco | [19] |
7 maggio 2012 | 12 giugno 2017 | Oscar Facchin | lista civica Progetto Tambre | Sindaco | [20] |
12 giugno 2017 | 13 giugno 2022 | Oscar Facchin | lista civica Progetto Tambre | Sindaco | [21] |
13 giugno 2022 | in carica | Sara Bona | lista civica Al lavoro per Tambre | Sindaco | [16] |