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Salvatore Romano (Meta di Sorrento, 1875 – Firenze, 1955) è stato un mercante d'arte e antiquario italiano, celebre per aver donato la propria collezione d'arte alla città di Firenze nel 1946.
Pur non provenendo da studi umanistici, si dedicò con passione al collezionismo ed all'antiquariato, applicandosi con passione all'arte del passato, in particolare alla scultura medievale e rinascimentale, facendosi guidare dalla propria capacità di scelta. Tenne per sé una serie di rinvenimenti straordinari, con opere di Tino di Camaino, Jacopo della Quercia e Donatello. Dopo la seconda guerra mondiale fece restaurare a proprie spese il trecentesco Cenacolo di Santo Spirito e nel 1946 donò la sua collezione al Comune di Firenze che la fece collocare in quella sede, come Fondazione Romano.
Dopo di lui i suoi eredi continuarono una dinastia di antiquari, che è ancora attiva.
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