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Sabina Vannucchi (Roma, 21 novembre 1959) è un'attrice italiana.
Vedova dell'attore Bruno Armando, è attiva anche in televisione e in radio. Figlia d'arte, ha debuttato nel 1978 con il padre Luigi Vannucchi nel ruolo di Jessica ne Il mercante di Venezia[1] al Teatro romano di Verona per la regia di Giancarlo Cobelli.
Successivamente ha lavorato, fra gli altri, con Giancarlo Sbragia (I Demoni), Giorgio Strehler (L'anima buona di Sezuan - 1980-81), Carlo Cecchi (La tempesta - 1984, Lu curaggio de nu pumpiero napulitano, di Eduardo Scarpetta), Lamberto Puggelli (La lupa, 1979, con Anna Proclemer), Carlo Battistoni (Gli ultimi[2], 1983), Patrick Rossi Gastaldi (Sangue spezzato, 1985), Armando Pugliese (Risorgimento), Maurizio Scaparro (Vita di Galileo, con Pino Micol, 1988), Sandro Sequi (La vita che ti diedi, con Anita Laurenzi) e Rapacità (1988), Gino Zampieri (Don Giovanni e Faust, con Arnoldo Foà, 1990), Edoardo Erba (Curva cieca, 1992), Giovanni Lombardo Radice (Disse mamma non andare, di Charlotte Keatley, con Fiorenza Marchegiani ed Elena Cotta, 1994 e 1996), Angelo Longoni (Le madri, 1995), Antonio Calenda (Il visitatore), Toni Bertorelli (Possesso di Abraham Yehoshua, con Franca Valeri).
Tra gli ultimi lavori figurano Sei personaggi in cerca d'autore (2005), sempre con la regia di Cecchi, e, per il cinema, collaborazioni con Nanni Moretti, i fratelli Taviani e Gabriele Salvatores.[3]
Per Rai Radio 2 è stata interprete nel 1992 in una produzione del Festival delle ville tuscolane, Curva cieca, di Edoardo Erba, regia di Pamela Villoresi, con Pamela Villoresi, Franco Castellano, Susanna Marcomeni, Bruno Armando, Edoardo Erba, Mario Sala.[4]
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