Oggi vogliamo affrontare un argomento che riguarda tutti noi: Provola dei Monti Sicani. Che si tratti di un fenomeno sociale, di una persona rilevante, di un evento storico o di qualsiasi altra situazione, è importante fermarsi a riflettere su questo argomento ed esplorarne le implicazioni nella nostra vita quotidiana. In questo articolo approfondiremo diversi aspetti legati a Provola dei Monti Sicani per comprendere il suo impatto sulla nostra società, la sua rilevanza oggi e come può influenzare il nostro futuro. Continua a leggere per scoprire di più su Provola dei Monti Sicani e la sua importanza nel mondo di oggi.
Provola dei Monti Sicani | |
---|---|
Origini | |
Luogo d'origine | ![]() |
Regione | Sicilia |
Zona di produzione | Provincia di Palermo, Provincia di Agrigento |
Dettagli | |
Categoria | formaggio |
Riconoscimento | P.A.T. |
Settore | Formaggi |
La provola dei Monti Sicani è un formaggio e prodotto tipico siciliano. Rientra nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (PAT) stilato dal ministero delle politiche agricole e forestali (Mipaaf)[1][2].
È un formaggio a pasta filata ottenuto da latte vaccino crudo[2][3].
Ha una caratteristica e tradizionale forma a pera. Il peso si aggira fra i nove e i dieci etti.[3]
La provola dei Monti Sicani viene prodotta con tecniche tradizionali.
Il latte viene fratto coagulare con caglio di agnello o di capretto in una tina a circa 37° per circa trenta minuti.[3][4] La cagliata viene rotta e successivamente cotta.[4] Successivamente la cagliata viene posta a spurgare e ad acidificare (maturazione) per circa ventiquattro ore. Al termine della maturazione viene filata e lavorata manualmente dal casaro per ottenere la tipica forma a pera.
La salatura avviene in salamoia satura per quattro/sei ore. Alla fine il prodotto viene legato ad un'estremità (la parte più piccola della pera) e posto a stagionare in locali freschi e ventilati.[3][4]
Come il nome stesso indica, il territorio in cui si produce questo formaggio comprende tutti i comuni dell'area dei Monti Sicani a cavallo delle provincie di provincia di Palermo e Agrigento.[3]