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Parnassia palustris L., 1753 è una pianta erbacea della famiglia delle Celastracee[1] comune nelle zone umide.
Parnassia palustris è un'erba perenne, che raggiunge un'altezza massima compresa tra 5 e 40 cm.
Le foglie, all'incirca cuoriformi, dotate di un lungo picciolo, sono raccolte in una rosetta basale, che spunta da un rizoma a volte ramificato. Il margine è intero; la lunghezza varia da 1 a 4 cm. A volte sulle foglie si riscontrano macchioline purpuree.
I fiori, isolati, regolari, di media grandezza (tipicamente 2–3 cm di diametro), hanno 5 petali liberi (corolla dialipetala), di colore bianco, con evidenti strie più scure. L'interno del fiore è ricco di stami sterili (staminodi), oltre a 5 stami fertili; il fiore è perfetto, nel senso che è dotato sia di stami che di pistillo. La fioritura avviene d'estate.
Il frutto è una capsula lunga circa 1 cm, che contiene numerosi semi.
Parnassia palustris ha una tipica distribuzione circumboreale: è presente in quasi tutta Europa, in Asia e in Nordamerica[1].
In Italia è presente solo nelle regioni settentrionali e centrali, nonché in Campania.[2] In montagna si spinge fino a circa 2000 m, ma sulle Alpi è stata segnalata anche a quote superiori (3000 m sul versante svizzero del Monte Rosa).
L'epiteto specifico palustris indica la propensione di questa specie per gli ambienti ricchi d'acqua - vere e proprie paludi ma anche prati umidi e sorgenti.
La classificazione tradizionale (Sistema Cronquist) assegna il genere Parnassia alle Sassifragacee[3]
La moderna classificazione APG lo assegna alla famiglia Celastraceae, sottofamiglia Parnassioideae[4].
Vengono riconosciutele seguenti varietà[1]: