In questo articolo approfondiremo l'affascinante mondo di Noviziato, esplorando le sue origini, la sua rilevanza nella società odierna e il suo impatto su diversi ambiti della vita. Noviziato è stato oggetto di interesse e dibattito nel corso della storia, motivando filosofi, scienziati, artisti e persone di ogni ceto sociale ad approfondire il suo significato e le sue ripercussioni. Attraverso un'analisi dettagliata, esamineremo gli aspetti più rilevanti di Noviziato, dalle sue prime manifestazioni alla sua presenza oggi, con l'obiettivo di fornire una visione completa e arricchente di questo argomento diverso ed entusiasmante.
Il noviziato è il periodo in cui un gruppo di persone che intendono entrare a far parte di un ordine religioso, si impegnano, sotto la guida di un padre maestro - o di una madre maestra - a conoscere il significato della vita religiosa e ad approfondire le caratteristiche dell'istituto. Per estensione, con noviziato si intende il luogo in cui i novizi trascorrono il loro periodo di conoscenza della vita religiosa e dell'istituto.
L'origine del noviziato risale agli albori della vita religiosa cristiana. Già san Pacomio (292-348) e san Benedetto ne parlano nelle rispettive regole (confronta regola benedettina); papa Gregorio Magno nel 595 rese praticamente obbligatorio il periodo di noviziato per tutti i religiosi.
Nella Chiesa cattolica il periodo del noviziato è normato dal codice di diritto canonico e dalle regole dei singoli istituti. Non può durare meno di un anno, ma può essere esteso a due o più anni.
Al termine del noviziato i candidati entrano nell'istituto con la professione temporanea dei voti di povertà, castità ed obbedienza. La prima professione è valida per un anno e può essere rinnovata a richiesta del candidato e con il permesso del superiore maggiore incaricato. Al termine del periodo di voti temporanei (da un minimo di tre ad un massimo di nove anni), il candidato emette la professione perpetua (congregazioni religiose) oppure quella solenne (ordini religiosi), che dura a vita.
Pabbajja, nel canone del buddhismo theravāda denomina l'ordinazione a samanera, o monaco o novizio.
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