L'importanza di Neottia nidus-avis nella società odierna è innegabile. Neottia nidus-avis è da tempo oggetto di interesse e dibattito tra esperti e comuni cittadini. Che sia per la sua rilevanza nella cultura popolare, per il suo impatto sull'economia o per la sua influenza sulla vita quotidiana delle persone, Neottia nidus-avis ha dimostrato di essere un argomento di grande importanza. In questo articolo esploreremo diverse prospettive e approcci su Neottia nidus-avis, con l’obiettivo di comprendere meglio il suo ruolo nella società e il suo impatto sulle nostre vite.
Nido d'uccello | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Monocotiledoni |
Ordine | Asparagales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Neottieae |
Genere | Neottia |
Specie | N. nidus-avis |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Superdivisione | Spermatophyta |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Sottoclasse | Liliidae |
Ordine | Orchidales |
Famiglia | Orchidaceae |
Sottofamiglia | Epidendroideae |
Tribù | Neottieae |
Genere | Neottia |
Specie | N. nidus-avis |
Nomenclatura binomiale | |
Neottia nidus-avis (L.) Rich., 1817 | |
Sinonimi | |
Ophrys nidus-avis (bas.) | |
Nomi comuni | |
Orchidea nido d'uccello |
Il nido d'uccello (Neottia nidus-avis (L.) Rich., 1817) è una pianta erbacea perenne dai fiori poco appariscenti, appartenente alla famiglia delle Orchidacee.[2]
Il nome del genere, derivato dal greco “neottia” che significa “nido”, fa riferimento alla particolare forma delle radici “a nido”. L'epiteto specifico conferma ulteriormente questo concetto: nidus avis è un termine latino e significa nido d'uccello.
Il binomio scientifico di questa pianta inizialmente era Ophrys nidus-avis, proposta dal botanico e naturalista svedese Carl von Linné (1707 - 1778) in una pubblicazione del 1753, modificato successivamente in quello attualmente accettato (Neottia nidus-avis), proposto dal botanico francese Rich. (1754 – 1821) nella pubblicazione dal titolo ”De Orchideis Europaeis Annotationes” del 1817.
In lingua tedesca questa pianta si chiama Nestwurz; in francese si chiama Néottie nid d'oiseau; in lingua inglese si chiama Bird's-nest Orchid.
Questa pianta, contrariamente ad altri generi delle orchidee, non è epifita, ossia non vive sopra altri vegetali, ma appartiene al gruppo delle orchidee terrestri ed ha un proprio rizoma. In realtà questa è una pianta aclorofilla ossia priva di clorofilla, pertanto non compie fotosintesi ma ricava i nutrienti necessari alla propria sopravvivenza dalla simbiosi con un fungo rinvenibile sia a livello delle radici che a livello delle cellule più superficiali dello strato corticale della porzione ipogea.
L'altezza di questa pianta varia tra i 15 e 40 cm. La forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz), sono piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea. Durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei chiamati rizomi; dei fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.
Le radici sono secondarie da rizoma; sono ingrossate e ramificate in modo inestricabile.
È una pianta afilla (senza foglie). Le foglie (non più utili per la sopravvivenza) sono ridotte a delle squame (o scaglie) prive di clorofilla e quindi di colore giallastro o bruno chiaro; sono amplessicauli e avvolgono il fusto per tutta la loro lunghezza. Questa atrofizzazione ha colpito soprattutto le foglie basali, qui completamente assenti, mentre in altri generi della famiglia delle orchidee sono sempre presenti. Lunghezza delle scaglie: 2 – 3,5 cm.
I fiori sono riuniti in una densa spiga terminale (infiorescenza formata da 20 – 30 fiori); sono posizionati alla base di una brattea squamiforme o lesiniforme. Sia i fiori che le brattee sono brunastre (con delle sfumature violacee) per cui facilmente questa pianta può essere confusa, nell'oscurità del bosco, per delle foglie cadute precocemente. I fiori sono resupinati, ruotati sottosopra tramite torsione del pedicello; in questo caso il labello è volto in basso. Lunghezza dell'infiorescenza: 5 – 20 cm. Lunghezza delle brattee inferiori: 2 – 3 cm. Dimensione delle brattee superiori: larghezza 1 – 2 mm; lunghezza 5 – 10 mm.
I fiori sono ermafroditi ed irregolarmente zigomorfi, pentaciclici (perigonio a 2 verticilli di tepali, 2 verticilli di stami (di cui uno solo fertile – essendo l'altro atrofizzato), 1 verticillo dello stilo)[3]. I fiori profumano debolmente di miele. Dimensione dei fiori: 8 – 15 mm.
Il frutto è una capsula semi-eretta, a forma ellissoide e pedicellata con diverse coste e deiscente per alcune di queste. Al suo interno sono contenuti numerosi minutissimi semi piatti. Questi semi sono privi di endosperma e gli embrioni contenuti in essi sono poco differenziati in quanto formati da poche cellule. Queste piante vivono in stretta simbiosi con micorrize endotrofiche, questo significa che i semi possono svilupparsi solamente dopo essere infettati dalle spore di funghi micorrizici (infestazione di ife fungine). Questo meccanismo è necessario in quanto i semi da soli hanno poche sostanze di riserva per una germinazione in proprio.[6].
La riproduzione di questa pianta avviene prevalentemente per via vegetativa o per autofecondazione; è comunque possibile anche la riproduzione tramite impollinazione eterologa, per lo più ad opera di ditteri.
Dopo la fioritura la pianta muore e i nuovi individui vengono generati dalla porzione carnosa di radice rimasta viva. Questa radice propagandosi orizzontalmente va ad occupare nuove zone di terreno non ancora sfruttate e quindi più ricche di nutrimento facilitando così la nascita dei nuovi individui[7]. In alcuni periodi (anche diversi anni) è possibile che questa pianta non trovando le condizioni ottimali per far germogliare nuovi individui compia il suo intero ciclo vitale rimanendo sotto terra.[8]
Dal punto di vista fitosociologico Neottia nidus-avis appartiene alla seguente comunità vegetale[9]:
Le Orchidaceae sono una delle famiglie più vaste della divisione tassonomica delle Angiosperme; comprende 788 generi e più di 18500 specie[10]. Il genere Neottia comprende poche specie (una o due dozzine, secondo le varie classificazioni) diffuse nelle regioni temperate dell'Emisfero settentrionale; tre delle quali sono spontanea del territorio italiano.
Il Sistema Cronquist assegna la famiglia delle Orchidaceae all'ordine Orchidales mentre la moderna classificazione APG la colloca nel nuovo ordine delle Asparagales. Sempre in base alla classificazione APG sono cambiati anche i livelli superiori (vedi tabella iniziale).[11]
Il numero cromosomico di Neottia nidus-avis è: 2n=36[12][13]
Neottia nidus-avis ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
È un'orchidea unica nel suo genere, ma questa pianta può essere confusa con altre specie come quelle del genere Orobanche (famiglia delle Orobanchaceae), altre piante di tipo parassitario.
In alcune aree è una pianta protetta quindi ne è vietata la raccolta.