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Luigi Casola | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionalità | ![]() | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciclismo ![]() | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Specialità | Strada, pista | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1958 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Luigi Casola (Busto Arsizio, 11 luglio 1921 – Certosa di Pavia, 6 aprile 2009) è stato un ciclista su strada e pistard italiano. Professionista e indipendente tra il 1945 e il 1958, vinse quattro tappe al Giro d'Italia.
Corse per diverse formazioni, nel primo secondo dopoguerra, distinguendosi come velocista. Le principali vittorie da professionista e indipendente furono le seguenti: i Giri del Veneto 1945 e 1950, la Coppa Agostoni 1946, quattro tappe al Giro d'Italia tra il 1948 ed il 1951, la Coppa Placci 1948, la Milano-Torino 1949 e la Coppa Bernocchi 1951. Fu anche secondo al Giro di Lombardia 1946, e riserva della Nazionale ai mondiali 1949.
Da velocista si dedicò anche alle gare su pista, specializzandosi nelle Sei giorni. Questa carriera gli permise di disputare competizioni nel continente americano e di conoscere il Messico dove, nel 1960, si trasferì divenendo promotore del ciclismo nazionale. Fece costruire il Velodromo Olimpico divenuto famoso come meta - essendo situato in altura - di alcuni tentativi di record dell'ora.
Tornò in Italia nel 2003, dove morì il 6 aprile 2009, in seguito a complicazioni renali.