Nell'articolo di oggi affronteremo il tema Locomotiva CCFR 920, una questione che ha suscitato grande interesse e dibattito negli ultimi tempi. Locomotiva CCFR 920 ha catturato l'attenzione di persone di diversa estrazione, dagli esperti del settore a coloro che hanno appena iniziato ad esplorare questo argomento. In questo articolo esploreremo le diverse prospettive e punti di vista relativi a Locomotiva CCFR 920, con l'obiettivo di fornire una visione completa e arricchente su questo argomento. Dal suo impatto sulla società alle sue implicazioni globali, approfondiremo un'analisi dettagliata che ci permetterà di comprendere la rilevanza e la complessità di Locomotiva CCFR 920 oggi.
CCFR 920 poi FSE BB 170 | |
---|---|
Locomotiva Diesel | |
![]() | |
Anni di costruzione | 1959 |
Anni di esercizio | 1959-ca. 1985 |
Quantità prodotta | 1 |
Costruttore | Officine Meccaniche Italiane |
Dimensioni | 13.000 mm (lunghezza) 3.000 mm (larghezza) 4.020 mm (altezza) |
Scartamento | 1.435 mm |
Interperno | 6.760 mm |
Passo dei carrelli | 3.000 mm |
Massa in servizio | 48 t |
Rodiggio | Bo' Bo' |
Potenza continuativa | 680 kW (installata) |
Velocità massima omologata | 82 km/h |
La locomotiva 920 era una locomotiva diesel costruita in esemplare unico per il Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane, e venduta successivamente alle Ferrovie del Sud Est.
La locomotiva venne costruita nel 1959 dalle Officine Meccaniche Italiane di Reggio Emilia, e fornita al Consorzio Cooperativo Ferrovie Reggiane, presso il quale venne classificata 920.101.
Nel 1973 venne venduta alle Ferrovie del Sud Est, in ricerca di una locomotiva da impiegare sia su treni merci che su convogli passeggeri, che la rinumerarono BB 170. Utilizzata saltuariamente perché poco affidabile (si verificarono frequenti guasti alla trasmissione idromeccanica), venne accantonata intorno alla metà degli anni ottanta e demolita nel 1990.
Si trattava di una locomotiva a cabina centrale, con due ampi avancorpi, che nelle linee esteriori ricordava le coeve V 80 della Deutsche Bundesbahn, con cui però non aveva alcuna parentela tecnica.
La 920 aveva trasmissione idromeccanica, e un cambio a due riduttori, per il servizio passeggeri o merci. Era equipaggiata con un freno ad aria compressa tipo Westinghouse. Il motore, costruito dalle Reggiane su licenza MAN, era lo stesso delle locomotive BB Reggiane-Marelli: un V12 diesel che erogava una potenza di 675 kW circa.
Inizialmente la macchina fu verniciata nel color amaranto tipico dei mezzi CCFR; con la cessione alle FSE fu ridipinta nella tonalità verde vagone tipica della società, e a metà 1983 nella livrea "grigio perla e blu orientale" ispirata ai colori in uso presso le Ferrovie dello Stato.