Nell'articolo di oggi approfondiremo l'affascinante mondo di Lago del Colo. Questo argomento è stato oggetto di interesse e dibattito nel corso della storia, suscitando grande curiosità e attirando l'attenzione di esperti e semplici appassionati. Fin dalla sua nascita, Lago del Colo ha sollevato innumerevoli domande e teorie che hanno contribuito ad arricchire le nostre conoscenze su questo argomento. In questo articolo esploreremo le sue origini, il suo impatto sulla società e le ultime ricerche e scoperte che hanno segnato una pietra miliare nella comprensione di Lago del Colo. Preparati quindi a intraprendere un viaggio emozionante alla scoperta di tutto ciò che devi sapere su Lago del Colo.
Lago del Colo | |
---|---|
![]() | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | Ronchi Valsugana |
Coordinate | 46°05′03.7″N 11°24′37.77″E |
Altitudine | 1755[1] m s.l.m. |
Dimensioni | |
Superficie | 0,05[1] km² |
Lunghezza | 0,12[1][2] km |
Larghezza | 0,05[1][2] km |
Il lago del Colo, o lago Grande è un lago glaciale della provincia di Trento, situato nel comune di Ronchi Valsugana; si trova sul Monte Colo, nella catena dei Lagorai, e fa parte del bacino idrografico del fiume Brenta[1][2].
Nella notte tra il 15 e il 16 maggio 1916 il lago fu teatro di una sanguinosa battaglia tra il regno d'Italia e l'impero austro-ungarico. Le forze imperiali, composte perlopiù da dalmati e rumeni, avevano pianificato un attacco che doveva essere soltanto dimostrativo, a evidenziare il successo della Strafexpedition: tuttavia né loro, né l'avversario (l'ostinato generale Andrea Graziani alla guida della Brigata Jonio), conoscevano la geografia del luogo, non sapendo quindi della presenza del lago, che era ghiacciato e coperto da uno strato di neve, così che sembrava un prato pianeggiante; i soldati si scontrarono proprio sulla sua superficie, finendo per sprofondare nelle sue acque: solo tra gli imperiali vi furono 873 vittime, quasi la metà di quelle impiegate nella schermaglia[1][3].
A giugno 2017 il lago si è colorato di rosso, come avveniva in passato per il più celebre lago di Tovel (e come avvenne anche al vicino lago delle Carezze nel 2003); anche in questo caso, la causa era da ascrivere ad una fortuita combinazione di più elementi: le alte temperature, la fioritura di alghe e gli escrementi delle mucche al pascolo[1][4].