Nel mondo di oggi, Kusuma Affandi ha acquisito una rilevanza senza precedenti. Che sia a livello personale, professionale, sociale o politico, Kusuma Affandi gioca un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana. Nel corso della storia, Kusuma Affandi è stato oggetto di studio, dibattito e ammirazione, ma mai prima d'ora ha occupato un posto così importante nella società come lo occupa oggi. Dalle sue origini ad oggi, Kusuma Affandi si è evoluto e adattato ai cambiamenti e alle sfide che ha dovuto affrontare nel tempo. In questo articolo esploreremo da vicino l'impatto di Kusuma Affandi su diversi aspetti della vita quotidiana e come ha influenzato il modo in cui ci relazioniamo con il mondo che ci circonda.
Affandi (Cirebon, 1907 – 23 maggio 1990) è stato un pittore indonesiano. Era figlio di R. Koesoema, un sorvegliante di una locale fabbrica di zucchero. il padre voleva che diventasse medico, ma Kusuma, terminati gli studi secondari superiori a Giacarta, non li proseguì per il desiderio di diventare un artista. Dal 1934 Affandi cominciò a studiare pittura come autodidatta. Sposò Maryati, un'artista sua seguace, e una dei suoi figli, Kartika, divenne anch'ella pittrice.
È il più noto esponente della nuova pittura del suo Paese, che ebbe la sua data ufficiale di nascita nel 1938, quando a Giacarta fondò l'Unione degli Artisti (Persatuan Ahli Gambar), poi meglio conosciuta come "gruppo Persagi", che partecipò all'Esposizione di Bandung l'anno successivo.
Dal 1949 al 1951 Affandi vive e lavora in India e da lì si reca in Europa (Parigi, Londra, Bruxelles, Roma); da questo periodo inizia a dipingere con uno stile personale che si rifà all'espressionismo tedesco, caratterizzato da forti pennellate e dalla tecnica di stendere i colori sulla tela direttamente dal tubetto.
Si reca poi negli Stati Uniti, dove insegna alla Ohio State University e dipinge un murale nell'East-West Center delle Hawaii. Espone alla Biennale di Venezia (1954) e di San Paolo (1956) e viaggia attraverso l'Asia, realizzando una serie di quadri per un collezionista giapponese.
Fra le sue opere più importanti i numerosi autoritratti, di cui molti presenti nella sua casa-museo di Yogyakarta, dove si conservano 250 dei suoi quadri.
In Italia ha ottenuto, nel 1977, il premio ''Dag Hammarskjoeld''.
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