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Ivar Oddone (Imperia, 26 ottobre 1923 – Torino, 23 ottobre 2011) è stato un medico e partigiano italiano.
Ancora studente di medicina, dopo l'8 settembre 1943 si unisce alla resistenza partigiana ligure nelle file delle Brigate Garibaldi. Nel maggio del 1944 diviene commissario del 1º battaglione e poi della 4ª brigata "C. Cristoni". Diventerà poi commissario politico della II Divisione "Felice Cascione" e, successivamente, dell'intero Gruppo di divisioni della provincia di Imperia[1]. Prende il nome di battaglia Kimi, a cui Italo Calvino dedica il suo romanzo Il sentiero dei nidi di ragno[2].
Alla fine della guerra completa gli studi e si stabilisce a Torino. Qui insegna psicologia all'università di Torino. Tra gli anni Sessanta e Settanta è stato uno dei pionieri della medicina e della psicologia del lavoro. Infatti nel 1961 è coordinatore della prima inchiesta sulla nocività sul luogo di lavoro, condotta nell'impianto della Farmitalia a Settimo Torinese, con il patrocinio della Camera del lavoro di Torino e la partecipazione di medici, assistenti sociali, sindacalisti e operai[3].
Nel 1969 Oddone cura, con Gastone Marri, il manuale L'ambiente di lavoro, che illustra il modello operaio di lotta per la difesa della salute[4]. Secondo Oddone, la misurazione della qualità del luogo di lavoro doveva avvenire tramite l'esperienza diretta e soggettiva degli operai[5], al centro dello sviluppo economico (come sosteneva la coeva corrente dell'operaismo).
Oltre al citato Il sentiero dei nidi di ragno, il medico è anche protagonista del racconto Capitano Kim, nella raccolta di racconti Mio padre la rivoluzione di Davide Orecchio, 2017.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 50518500 · BNF (FR) cb12628875x (data) |
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