Nel mondo di oggi, I Repubblicani (Francia) è un argomento rilevante che ha catturato l'attenzione della società in generale. Il suo impatto si è fatto sentire in diversi aspetti della vita quotidiana, generando dibattiti, riflessioni e cambiamenti significativi in vari ambiti. Poiché I Repubblicani (Francia) continua a essere al centro di interesse e controversia, è essenziale analizzarne appieno le implicazioni e le conseguenze, nonché esplorare possibili soluzioni e percorsi futuri. In questo articolo ci addentreremo nell'affascinante mondo di I Repubblicani (Francia), esplorandone le radici, le sue dimensioni attuali e la sua possibile evoluzione futura.
I Repubblicani | |
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(FR) Les Républicains | |
![]() | |
Presidente | vacante |
Segretario | Annie Genevard |
Vicepresidente | François-Xavier Bellamy |
Stato | ![]() |
Sede | 238, rue de Vaugirard, 75015 Parigi Cedex 15 |
Abbreviazione | LR |
Fondazione | 30 maggio 2015 |
Derivato da | Unione per un Movimento Popolare |
Ideologia | Conservatorismo liberale[1][2] Neogollismo[3][4][5] Europeismo |
Collocazione | Centro-destra[6] / Destra[7][8][9][10][11][12] |
Coalizione | Unione della Destra e del Centro (dal 2015) |
Partito europeo | Partito Popolare Europeo |
Gruppo parl. europeo | Gruppo del Partito Popolare Europeo |
Affiliazione internazionale | Internazionale Democratica Centrista, Unione Democratica Internazionale |
Seggi Assemblea nazionale | |
Seggi Senato | 133 / 348
|
Seggi Europarlamento | |
Seggi Presidenza di dipartimento | 39 / 98
|
Organizzazione giovanile | Les Jeunes Républicains |
Iscritti | 90 000[13] (2017) |
Colori | Tricolore francese |
Sito web | republicains.fr/ |
I Repubblicani (in francese Les Républicains, LR) è un partito politico francese di centro-destra[14] e di destra[15] fondato nel 2015 da Nicolas Sarkozy, come successore dell'Unione per un Movimento Popolare (UMP).
L'ultimo partito erede del gollismo, l'Unione per un Movimento Popolare decise il cambio del nome e dello statuto, proposto dal leader e già presidente della Repubblica francese Nicolas Sarkozy, durante la campagna per la presidenza del partito nel 2014.
Il 14 aprile 2015 la vicepresidente dell'UMP Nathalie Kosciusko-Morizet propone a Sarkozy e all'ufficio politico del partito il progetto dei nuovi statuti, che prevede l'elezione dei presidenti delle federazioni dipartimentali a suffragio diretto, la fine delle correnti e la consultazione degli aderenti sulle investiture elettorali. Il nuovo nome è stato adottato dall'ufficio politico il 5 maggio e approvato dagli aderenti con una consultazione online il 28 maggio, con l'83,28% di sì ed un tasso di partecipazione del 45,74%. Allo stesso modo sono stati approvati i nuovi statuti (con il 96,34% di voti favorevoli) e il nuovo ufficio politico (con il 94,77%)[16].
Il cambiamento del nome dell'UMP in "I Repubblicani" è infine stato ufficializzato durante il congresso del 30 maggio 2015 svoltosi alla Porte de la Villette, a Parigi, a cui hanno partecipato circa 10.000 militanti. Al congresso è stato inviato anche un messaggio di auguri da parte della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Il 23 agosto 2016 Nicolas Sarkozy si dimette da presidente del partito per potersi candidare alle elezioni primarie del centro-destra per le elezioni presidenziali del 2017. A sostituirlo sarà Laurent Wauquiez, già vicepresidente del partito stesso.
Candidato alla presidenza della repubblica, dopo le primarie, viene designato François Fillon, che al primo turno nell'aprile 2017 giunge terzo con il 20,01%: è la prima volta che un candidato di destra gollista non va al ballottaggio nella storia della Quinta Repubblica. Alle Legislative, il partito continua a flettere, ottenendo 112 seggi all'Assemblea Nazionale, 3.573.427 voti al primo turno e 4.040.203 voti al secondo, nonostante la perdita di ben 87 seggi e il crollo del sostegno popolare dal 38% al 15-22%.
Dopo un risultato alle elezioni europee del 2019 storicamente basso in tutta la storia del Gollismo (8,5%), Laurent Wauquiez annuncia il 2 giugno 2019 le sue dimissioni dalla presidenza. Parecchi sindaci della formazione di centro-destra, specialmente del dipartimento Hauts-de-Seine – l'ex feudo elettorale di Nicolas Sarkozy –, annunciano il giorno dopo che abbandonano il partito[17].
Una ripresa avviene nelle elezioni per il Senato francese del 2020, dove i Repubblicani hanno ottenuto, con 148 seggi, la maggioranza relativa. Nelle elezioni regionali del 2021, il partito è riuscito a mantenere le 4 presidenze uscenti delle regioni.
Alle elezioni presidenziali del 2022 candida Valérie Pécresse che alle primarie del partito del dicembre 2021 aveva superato Eric Ciotti. Al primo turno del 10 aprile 2022, ottiene solo il 4,79% dei voti, minimo storico per il movimento neogollista, e non raggiunge il ballottaggio. Nel giugno 2022 il presidente del partito Christian Jacob si dimette e in dicembre viene eletto Eric Ciotti.
In seguito alla elezioni europee del 2024 e al successivo scioglimento delle camere da parte del presidente Emmanuel Macron, Éric Ciotti ha dichiarato che Les Républicains si sarebbero alleati con il Rassemblement National, provocando una profonda spaccatura nel partito. Destituito durante una riunione straordinaria dell'ufficio politico, Ciotti è stato sostituito ad interim da Annie Genevard e François-Xavier Bellamy.[18] Ciotti ha fatto ricorso al tribunale francese, che sospende la sua destituzione, in attesa di entrare nel merito.
Alle Elezioni legislative in Francia del 2024 La Commissione nazionale d'investitura di LR presenta candidati in circa 400 collegi e ottiene il 6,57% dei voti, mentre Ciotti, con il suo A Droite! si presenta in 62 collegi [19], e ottiene il 3,90%. LR al secondo turno conquista 39 seggi, mentre Ciotti 17.
Nel settembre dello stesso anno il républicain Michel Barnier viene nominato primo ministro di un governo di minoranza che vede il partito alleato con la coalizione centrista del presidente Emmanuel Macron, Ensemble.
N° | Ritratto | Presidente | Inizio mandato | Fine mandato |
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1 | ![]() |
Nicolas Sarkozy | 30 maggio 2015 | 23 agosto 2016 |
— | ![]() |
Laurent Wauquiez | 23 agosto 2016 | 29 novembre 2016 |
Vacante dal 29 novembre 2016 al 10 dicembre 2017 | ||||
2 | ![]() |
Laurent Wauquiez | 10 dicembre 2017 | 2 giugno 2019 |
— | Jean Leonetti | 2 giugno 2019 | 13 ottobre 2019 | |
3 | ![]() |
Christian Jacob | 13 ottobre 2019 | 30 giugno 2022 |
— | ![]() |
Annie Genevard | 30 giugno 2022 | 11 dicembre 2022 |
4 | ![]() |
Éric Ciotti | 11 dicembre 2022 | 12 giugno 2024 |
N° | Ritratto | Vicepresidente | Inizio mandato | Fine mandato |
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1 | ![]() |
Nathalie Kosciusko-Morizet | 30 maggio 2015 | 15 dicembre 2015 |
2 | ![]() |
Laurent Wauquiez | 15 dicembre 2015 | 23 agosto 2016 |
29 novembre 2016 | 10 dicembre 2017 | |||
![]() |
Isabelle Le Callennec | 15 dicembre 2015 | 13 dicembre 2017 | |
3 | ![]() |
Virginie Calmels | 13 dicembre 2017 | 17 giugno 2018 |
![]() |
Guillaume Peltier | 7 dicembre 2021 | ||
![]() |
Damien Abad | 23 ottobre 2019 | ||
4 | Jean Leonetti | 17 giugno 2018 | ||
5 | ![]() |
Annie Genevard | 6 luglio 2021 | 18 gennaio 2023 |
6 | ![]() |
Aurélien Pradié | 18 gennaio 2023 | 18 febbraio 2023 |
7 | François-Xavier Bellamy | 18 febbraio 2023 | in carica |
N° | Ritratto | Segretario generale | Inizio mandato | Fine mandato |
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1 | ![]() |
Laurent Wauquiez | 30 maggio 2015 | 15 dicembre 2015 |
2 | ![]() |
Éric Woerth | 15 December 2015 | 29 November 2016 |
3 | ![]() |
Bernard Accoyer | 29 November 2016 | 13 December 2017 |
4 | ![]() |
Annie Genevard | 13 dicembre 2017 | 23 ottobre 2019 |
5 | ![]() |
Aurélien Pradié | 23 ottobre 2019 | 18 gennaio 2023 |
6 | ![]() |
Annie Genevard | 18 gennaio 2023 | in carica |
N° | Ritratto | Tesoriere | Inizio mandato | Fine mandato |
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1 | ![]() |
Daniel Fasquelle | 30 maggio 2015 | in carica |
Anno | Candidato
supportato |
1º Turno | 2º Turno | ||
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Voti | % | Voti | % | ||
2017 | François Fillon | 7 212 995 | 20,0 (3.°) | ||
2022 | Valérie Pécresse | 1 679 001 | 4,8 (5.°) |
Anno | 1º Turno | 2º Turno | Seggi | +/- | Status | ||||
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Voti | % | +/- | Voti | % | +/- | ||||
2017 | 3 573 427 | 15,8 (2.°) | 4 040 203 | 22,2 (2.°) | 112 / 577
|
Opposizione | |||
2022 | 2 370 440 | 10,4 (4.°) | ![]() |
1 447 838 | 7,0 (4.°) | ![]() |
61 / 577
|
![]() |
Opposizione |
2024 | 2 106 166 | 6,6 (4.°) | ![]() |
1 474 650 | 5,41 (4.°) | ![]() |
47 / 577
|
![]() |
Maggioranza |
Anno | Voti | % | +/- | Seggi | +/- |
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2019 | 1 920 582 | 8,5 (4.º) | 8 / 74
|
||
2024 | 1 794 029 | 7,3 (5.º) | ![]() |
6 / 81
|
![]() |
Il nuovo nome scelto da Sarkozy ha suscitato molte critiche da parte dei suoi rivali di sinistra ma anche all'interno del suo stesso partito. Le maggiori critiche hanno riguardato il fatto che il partito abbia fatto suo il nome "Repubblicani" quando invece la République è un bene comune e tutti i francesi sono repubblicani, come dice l'art. 1 della Costituzione. Altre critiche hanno invece riguardato il carattere troppo filo-americano del nome, per un partito che si definisce gollista. Sarkozy ha dovuto anche affrontare una battaglia legale per la denuncia da parte di quattro associazioni di sinistra e 143 cittadini con lo scopo di impedire l'utilizzo del nome "I Repubblicani", riuscendo comunque a vincere la causa e a farsi riconoscere il diritto di utilizzare quel nome per il nuovo partito[20][21][22][23][24].
Controllo di autorità | VIAF (EN) 7146574860738151497 · GND (DE) 1161958940 · BNF (FR) cb17043685j (data) |
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