In questo articolo approfondiremo l'affascinante mondo di ISO 31000, esplorandone le diverse sfaccettature e gli aspetti rilevanti che lo rendono un argomento di interesse generale. Dalle origini ad oggi, ISO 31000 è stato oggetto di studi, dibattiti e controversie, suscitando la curiosità e il fascino delle persone di tutto il mondo. In questo senso, ci immergeremo nella sua storia, caratteristiche ed evoluzione, con l'obiettivo di fornire una visione completa e arricchente di ISO 31000, invitando il lettore a riflettere e ad approfondire la propria comprensione.
La norma ISO 31000 "Risk management -- Principles and guidelines"[1] in italiano UNI ISO 31000 Gestione del rischio - Principi e linee guida. È una guida che fornisce principi e linee guida generali per la gestione del rischio. Può essere utilizzata da qualsiasi organizzazione pubblica, privata o sociale, associazione, gruppo o individuo, e non è specifica per nessuna industria o settore. La ISO 31000 può essere applicata nel corso dell'intero ciclo di vita di un'organizzazione, ed essere adottata per molte attività come la definizione di strategie e decisioni, operazioni, processi, funzioni, progetti, prodotti, servizi e beni. Può inoltre essere applicata a qualsiasi tipo di rischio, sia per conseguenze di tipo positivo che negativo. Essendo una linea guida, NON è certificabile.
Nel giugno 2005 l'ISO TMB (Technical Management Board) ha avviato il Project committee ISO/PC262 al quale ha chiesto di sviluppare il progetto ISO 31000. Al termine di circa quattro anni di lavoro, l'ISO 31000 è stata pubblicata per la prima volta il 3 novembre 2009. L'attuale versione in vigore è del febbraio 2018.
Nell'agosto 2012 l'ISO ha trasformato il PC 262 in Technical committee ISO/TC 262[2] Risk management, diventando così un comitato tecnico permanente sul tema del Risk management.
L'edizione italiana UNI ISO 31000 è stata pubblicata per la prima volta il 25 novembre 2010.[3]
La struttura della ISO 31000 è suddivisa nei seguenti capitoli:
La norma definisce il rischio come "effetto dell'incertezza sugli obiettivi", precisando che tale effetto può essere sia positivo che negativo. La parola "rischio", quando l'effetto è positivo, può essere sostituita da "opportunità". Tale definizione è stata ripresa dalle norme ISO recenti basate sul principio del risk based thinking.
Anno | Descrizione |
---|---|
2009 | ISO 31000 (1ª edizione) |
2018 | ISO 31000 (2ª edizione) |