Husaynidi è un argomento di grande attualità oggi, poiché ha un impatto diretto sulle nostre vite. Nel corso della storia, Husaynidi è stato oggetto di studi, dibattiti e controversie, e non c'è da meravigliarsi, poiché la sua importanza è innegabile. In questo articolo esploreremo vari aspetti di Husaynidi, analizzando il suo coinvolgimento in diversi aspetti della società. Dalla sua origine alla sua proiezione nel futuro, compresa la sua influenza sulla cultura, sulla politica e sull'economia, approfondiremo un'analisi che ci permetterà di comprendere meglio l'importanza di Husaynidi nel mondo di oggi.
La dinastia degli Husaynidi fu una dinastia nata all'inizio del 18-esimo secolo e che regnò sulla Tunisia fino a metà del ventesimo secolo.
Essa giunse al potere con Al-Husayn I ibn Ali al-Turki nel 1705, sostituendosi alla precedente dinastia Muradide. Dopo tale conquista del potere, la dinastia governò gli attuali territori tunisini in veste di Bey di Tunisi, adottando per la successione al trono il criterio d'antica tradizione araba del seniorato, in base al quale l'erede al trono era la persona più anziana ed esperta, e non già un figlio giovane e spesso inesperto dell'ultimo sovrano. L'erede designato del Bey assumeva il titolo di Bey al-mahalla (Bey del campo[1]).
Gli Husaynidi in origine governarono, con ampi margini di autonomia, sotto la nominale autorità dell'Impero ottomano ma nel 1881 il loro Beylicato cadde sotto il controllo della Francia e divenne in breve - dapprima col Trattato del Bardo e poi con le Convenzioni della Marsa - un Protettorato francese.
A seguito dell'indipendenza tunisina (20 marzo 1956), il Bey Muhammad VIII al-Amin assunse il titolo di Re ma poté regnare solo per breve periodo, giacché il Primo ministro Habib Bourguiba depose la dinastia e dichiarò la Tunisia una Repubblica il 25 luglio 1957.
Dall'ottobre del 2006 il capo della dinastia è il Principe Muhammad Bey (nato nel 1928), che è il nipote di Muhammad V al-Nasir.
Controllo di autorità | CERL cnp00557507 |
---|