Nel mondo di oggi, Giovanni Porta ha acquisito grande rilevanza in vari settori. Che sia a livello personale, professionale o sociale, Giovanni Porta gioca un ruolo fondamentale nella vita delle persone. La sua importanza si riflette nel modo in cui influisce sulla nostra vita quotidiana, nelle decisioni che prendiamo, nelle conversazioni che abbiamo e nelle azioni che intraprendiamo. Pertanto, è fondamentale analizzare e comprendere a fondo il ruolo che Giovanni Porta ha nelle nostre vite, nonché la sua influenza sulla società nel suo insieme. In questo articolo esploreremo diversi aspetti di Giovanni Porta e il suo impatto in varie aree, al fine di far luce su questo argomento rilevante e interessante.
Dal 1726 al 1737 fu maestro del coro dell'Ospedale della Pietà, collaborando quindi a fianco del celebre Antonio Vivaldi, allora direttore del conservatorio veneziano. Alla Pietà fu attivo anche come compositore di musica sacra (scritta principalmente per i famosi cori femminili dell'ospedale). Nel 1726 entrò anche come membro dell'Accademia Filarmonica di Verona. Dopo il fallito tentativo di entrare come maestro di composizione all'Ospedale dei Derelitti (1733), partecipò al concorso per occupare la prestigiosa carica di maestro di cappella della Basilica di San Marco: non riuscì nemmeno ad ottenere questo posto, dato che fu scelto Antonio Lotti. Qualche tempo più tardi si stabilì definitivamente a Monaco accettando di diventare direttore della cappella bavarese dell'elettore Carlo Alberto di Baviera (il futuro imperatore Carlo VII di Baviera). Sua moglie morì probabilmente nel 1742; si risposò quindi sette anni dopo, nel dicembre del 1749, con una vedova tedesca con due figli.
Considerazioni sull'artista
Di Porta si conosce solo esclusivamente la musica vocale. Tra il 1716 e il 1738 egli scrisse per i teatri di Venezia, Roma, Londra, Milano, Napoli, Firenze, Mantova e Monaco 30 opere, delle quali alcune in collaborazione con altri compositori come Gasparini e Tomaso Albinoni. Per quanto invece riguarda i libretti, i più usati furono quelli di Apostolo Zeno (7 opere), di Pietro Metastasio (4 opere) e di Domenico Lalli (4 opere). Tuttavia ci rimangono di lui solo quattro opere complete, ossia L'Argippo, Farnace, Gianguir e Ifigenia in Aulide. Di altri 13 drammi invece restano solo poche arie e il testo del libretto. Le opere di Porta seguono lo stile veneziano degli anni '20 e '30 del Settecento, ossia sono caratterizzate da veloci passaggi, arpeggi, ampi intervalli melodici, sequenze allungate e il "tutti" all'unisono. La sua musica sacra con le proprie parti virtuosistiche, i trilli, i larghi intervalli e lunghi melismi risulta essere anch'essa influenzata dall'opera.
Composizioni
Opere
La costanza combattuta in amore (dramma per musica, libretto di Francesco Silvani, basato su Statira di J. Pedron, 1716, Teatro San Moisè di Venezia)
J.J. Maier, Archivalische Excerpte über die herzoglich bayerische Hofkapelle, Kirchenmusikalisches Jb., vol. VI, pp. 69–81 (1891)
G. von Westerman, Giovanni Porta als Operkomponist (dissertazione, Università di Monaco, 1921)
D. Arnold, Orphans and Ladies: the Venetian Conservatories (1680–1790), Proceedings of the Royal Musical Association, vol. LXXXIX, pp. 31–47 (1962–3)
R. Strohm, Italienische Opernarien des frühen Settecento (1720–1730), Analecta Musicologica, vol. XVI, pp. 209–14 (1976)
L. Lindgren, Parisian Patronage of Performers from the Royal Academy of Musick (1719–28), Music & Letters, vol. LVIII, pp. 7–8 (1977)
G. Rostirolla, L'organizzazione musicale nell'ospedale veneziano della Pietà al tempo di Vivaldi, Nuova Rivista Musicale Italiana, vol. XIII, pp. 176–9 (1979)
J.H. Roberts, Introduction to HS, vol. IV, pp. 7–16 (1986)
K. Vlaardingerbroek, Faustina Bordoni Applauds Jan Alensoon: a Dutch Music-Lover in Italy and France in 1723–4, Music & Letters, vol. LXXII, pp. 536–51 (1991)
F. Tanenbaum, The Partbook Collection from the Ospedale della Pietà: the Sacred Music of Giovanni Porta (dissertazione, Università di New York, 1993)