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La geografia dell'Islanda comprende la descrizione di tutti gli elementi fisico-geografici (pianure, mari, rilievi, laghi e fiumi) islandesi. L'Islanda è la seconda isola maggiore dell'Europa, con un'attività geotermica e vulcanica molto intensa, situata sulla dorsale medio atlantica, nell'Oceano Atlantico settentrionale ad est della Groenlandia, immediatamente a sud del Circolo Polare Artico. Sorge a circa 4.200 km da New York e a 830 km dalla Scozia.
Le rocce della dorsale medio atlantica che segnano la divisione tra le piattaforme europea e nordamericana corrono attraverso l'Islanda da sud-ovest a nord-est. Questa caratteristica geografica è evidente al Parco Nazionale Þingvellir, dove il promontorio crea uno straordinario anfiteatro naturale. Solo poco più di mille anni fa il primo Parlamento islandese (Althing) si riunì qui.
Circa metà dell'area coperta dall'Islanda, che è di recente origine vulcanica, consiste di deserti montagnosi di lava (la cui maggiore elevazione raggiunge i 2.119 m s.l.m.). L'11% della superficie è coperto da tre grandi ghiacciai:
e diversi ghiacciai minori:
Il 20% delle terre è utilizzato per i pascoli, e solo l'1% è coltivato; è in corso anche un ambizioso programma di riforestazione. Si suppone che prima degli insediamenti umani del X secolo, gli alberi coprissero circa il 30-40% dell'isola, ma oggi gli unici esempi di foresta di betulle sono a Hallormstaðaskógur e Vaglaskógur.
Il fiume più lungo dell'isola è il Þjórsá, nell'area meridionale del paese.
Le aree abitate si concentrano sulla costa, particolarmente nel sud-ovest, mentre i rilievi centrali sono totalmente disabitati.
A causa della moderata influenza della Corrente del Golfo, il clima è caratterizzato da estati fresche e inverni relativamente miti, ma ventosi. A Reykjavík, la temperatura media è di 11 °C in luglio e -1 °C a gennaio.