Emerald Princess

Nel mondo di oggi, Emerald Princess è diventato sempre più rilevante in diversi ambiti della società. Dal suo impatto sull'economia alla sua influenza sulla vita di tutti i giorni, Emerald Princess è diventato un argomento di costante interesse e dibattito. La sua importanza risiede nella sua capacità di influenzare il modo in cui persone, aziende e istituzioni affrontano diverse sfide e opportunità. In questo articolo esploreremo i vari aspetti legati a Emerald Princess, dalla sua origine ed evoluzione fino alle sue potenziali conseguenze e benefici. Attraverso un'analisi dettagliata, cercheremo di capire come Emerald Princess sta plasmando il mondo oggi e come può influenzare il futuro.

Emerald Princess
Emerald Princess a Casablanca nel 2019
Descrizione generale
TipoNave da crociera
ClasseGrand (Crown)
ArmatorePrincess Cruises
ProprietàCarnival Corporation & plc
Porto di registrazioneHamilton
IdentificazioneIndicativo di chiamata radio ITU:
Zulu
Z
Charlie
C
Delta
D
Papa
P
Eight
8
(Zulu-Charlie-Delta-Papa-Eight)

Numero MMSI: 310531000
Numero IMO: 9333151

CostruttoriFincantieri
CantiereMonfalcone (GO), Italia
Varo1 giugno 2006
Battesimo13 maggio 2007
Entrata in servizio2007
Caratteristiche generali
Stazza lorda113 500 tsl
Lunghezza288,7 m
Larghezza36 m
Pescaggio8,33 m
Propulsione2 motori elettrici 21000 kW ciascuno
Velocità21,5 nodi (39,8 km/h)
Numero di ponti19
Numero di cabine1554
Equipaggio1200
Passeggeri3114
[1][2]
voci di navi passeggeri presenti su Wikipedia

Emerald Princess è una nave da crociera della compagnia di navigazione Princess Cruises.

Storia

Emerald Princess a Istanbul con la vecchia livrea.

La nave appartiene alla classe Grand (sottoclasse Crown), è stata costruita presso il cantiere navale di Monfalcone da Fincantieri[1] ed è entrata in servizio nel 2007.

Nel 2012 e nel 2015 la nave è stata sottoposta ad ammodernamenti in bacino di carenaggio.

Note

  1. ^ a b Fincantieri - Emerald Princess, su fincantieri.com. URL consultato il 27 agosto 2020.
  2. ^ (EN) EMERALD PRINCESS, su marinetraffic.com. URL consultato il 27 agosto 2020.

Altri progetti