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Donato Albanzani, conosciuto anche come Donato degli Albanzani, da Pratovecchio o del Casentino (Pratovecchio, prima del 1328 – Ferrara, dopo il 1411), è stato un umanista, grammatico e retore.
Insegnò retorica e grammatica a partire dal 1345 o 1346 a Ravenna, ove ebbe modo di conoscere Giovanni Boccaccio.[1] Successivamente, nel 1356 o forse nel 1357, si trasferì a Venezia dove conobbe Francesco Petrarca.[1]. Stabilitosi a Ferrara nel 1382, fu precettore di Niccolò, figlio di Alberto V d'Este, marchese di Ferrara e Modena,[1] e nel 1398 fu nominato referendario.[1]
La sua fama è legata all'essere stato uno dei commentatori del Petrarca ed all'aver tradotto in volgare l'opera petrarchesca De viris illustribus e la boccacciana De mulieribus claris.
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