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David Mancori (Roma, 1962) è un direttore della fotografia e produttore cinematografico italiano. È figlio del direttore della fotografia Sandro Mancori e nipote dei direttori della fotografia Guglielmo Mancori, Alvaro Mancori e Mario Sbrenna. È vicepresidente dell'Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica (A.I.C.)[1] e membro della giuria del Premio David di Donatello.[2]
Inizia la sua carriera come assistente operatore per film di registi come Alberto Lattuada, Avi Nesher, Stuart Cooper o Alessandro Di Robilant, e per serie tv come La piovra e Lucky Luke (1991).
Dagli anni Ottanta ad oggi è direttore della fotografia di oltre venti lavori, tra cui la serie tv per Channel 4 Romeo & Juliet (1994) di Alan Horrox, l'horror distribuito dalla Universal Pictures The Mark - Il segno della vendetta (2003), di cui è anche co-produttore, il drammatico Bologna 2 agosto: I giorni della collera (2014) di Giorgio Molteni e Daniele Santamaria Maurizio.
Parallelamente affianca l'attività di produttore con la sua Jinko Communications, fondata nel 1999, con la quale produce, tra gli altri, le antologie video di Zelig Chi è Tatiana (2001), Balasciò (2002) e È tanto che aspetti? (2003), Chi? (2001) con Giorgio Panariello e il già citato The Mark - Il segno della vendetta (2003).
È promotore e patrocinatore del premio AIC Award al Festival internazionale del film di Roma e membro della giuria del Premio Gianni Di Venanzo.
Ha collaborato a diversi volumi di tecnica della fotografia, ed è autore insieme a Giovanni Lupi del libro Tre mani di cinema (2017).
Ha fotografato, tra gli altri, videoclip per Amedeo Minghi, Mietta, Garbo.